mercoledì 28 ottobre 2009

Associazione Sudan


mercoledì 28 ottobre 2009

Associazione Sudan

Cari Amici Iere ho incontrato alcuni Sudanese per definire la costituzione del Associazione Sudan e abbiamo chiuso l'incontro su :-
1- Sociale 2- Culturale 3- Eventi artistici e sportivi.
I had been yeasterday with some Sudanese we had defined that our Sudanese Association will be aiming to the 3 articles which is fundamental for it's constitution :-
1- Social
2- Cultural
3- Sport, and Artistic events.
Abdelazim Abdella Gomaa

sabato 3 ottobre 2009

Fotos Photografy




Fotografia. A Roma settanta scatti per raccontare il mondo del lavoro


Data: 02/10/2009
Da oggi fino al 4 ottobre al Salone dell'editoria sociale l'esposizione realizzata dall'agenzia Contrasto. In mostra lo sfruttamento degli immigrati di Cocco, le morti bianche di Venturi e le terre di risaia di Berengo Gardin
Il lavoro nelle assolate terre del Sud Italia ad opera di uomini e donne che arrivano da Sudan, Liberia, Maghreb, Est Europa. Lavoratrici, madri, vedove segnate per sempre da un infortunio sul lavoro o da una malattia professionale, provocata dal contatto con l'amianto o il cloruro di vinile, che uccide giorno per giorno un po' alla volta.
La rabbia e la disperazione dei disoccupati campani costretti a confrontarsi con una crisi economica che, nella regione, sta portando la percentuale di chi non ha un lavoro dal 14 ad oltre il 17%.
Sbarca il prossimo week end a Roma, presso il Salone dell'editoria sociale, la mostra ideata e realizzata dall'agenzia fotografica Contrasto "Diritto al lavoro": settanta fotografie in bianco e nero e a colori dedicate al mondo del lavoro e ai suoi risvolti, sociali e psicologici, sulla vita concreta delle persone.
Attraverso le immagini di sette tra i maggiori fotografi italiani la mostra presenta dunque alcune storie di lavoro, a volte crude e drammatiche altre volte positive e incoraggianti, ma in tutti i casi nascoste e invisibili.
Accanto alle vicende legate allo sfruttamento e alla schiavitù dei lavoratori stranieri raccontate dal Francesco Cocco o allo strazio delle morti bianche testimoniato da Riccardo Venturi la mostra documenta, infatti, anche il volto più sano di un paese che negli anni ha trovato nella qualità e nella tradizione la linfa più vitale dell'economia nazionale.
Così le fotografie ci mostrano alcune delle aziende leader di quel Made in Italy che, nei più disparati settori, è riuscito ad affermarsi per la concreta maestria nel realizzare prodotti "affidabili" e "riconoscibili". Ma ci sono anche le storie dei giovani che riescono ad entrare nel mondo del lavoro grazie alla formazione.
Le fotografie del (Milano), un istituto tecnico industriale specializzato nell'ambito del trasporto aereo, aprono uno spaccato su un settore dell'istruzione italiana, quella professionale, spesso in grado di preparare gli studenti a un concreto ingresso nelle professioni.
Un'altra sezione riguarda invece le aziende che hanno deciso di puntare sul "futuro sostenibile" attraverso l'uso delle fonti rinnovabili e le energie pulite. Da non perdere, infine, il racconto delle terre di risaia di Gianni Berengo Gardin che, con il lirismo che contraddistingue tutta la sua opera, descrive il mondo antico e insieme moderno della produzione del riso.
Accanto alle immagini dei fotografi dell'agenzia Contrasto sulla realtà italiana, l'esposizione propone inoltre una proiezione su video-wall di alcune delle più belle fotografie dell'agenzia Reuters sul lavoro nei diversi paesi del mondo. La mostra si terrà da oggi al 4 ottobre presso il Salone dell'editoria sociale (Ex Gil, Largo Ascianghi, 5 - Roma).
Fonte: Inail


Transilation....................................by azim


Photography. Rome seventy shots to tell the world of work
Date: 02/10/2009 From today until October 4 at the Salone publishing social exposure conducted by the contrast. On display the exploitation of immigrants Coconut, the deaths of white Venturi and paddy lands of Berengo Gardin The work in the sunny land of South Italy by men and women who come from Sudan, Liberia, North Africa, East Europe. Workers, mothers, widows, marked forever by an accident at work or an occupational disease caused by contact with asbestos or vinyl chloride, which kills a little every day 'at a time. The anger and desperation of the unemployed Campania forced to confront an economic crisis in the region is taking the percentage of those without work from 14 to over 17%. Land the next weekend in Rome, at the Salone social publishing, conceived and realized by the photographic contrast, 'Right to Work ": seventy photographs in black and white and color dedicated to the world of work and its implications, social and psychological, on the actual lives of people. Through the pictures of seven of the greatest Italian photographers the exhibition thus presents some stories of work, sometimes raw and sometimes dramatic positive and encouraging, but in all cases, hidden and unseen. Alongside the events related to slavery and exploitation of foreign workers told by Francesco Cocco, or the anguish of white deaths witnessed by Riccardo Venturi documenting the exhibition, in fact, also the face of a healthier country over the years has found in the quality and tradition sap most vital national economy. So the pictures show some of the leaders of that made in Italy that, in many different sectors, has managed to succeed in achieving mastery on specific products "reliable" and "recognition". But there are also stories of young people who manage to enter into employment with training. Photographs of (Milan), a technical institute specializing in the aviation industry, opened a section on Italian education, professional life, often in a position to prepare students for a practical entry into the profession. Another section covers companies that have decided instead to focus on "sustainable future" through the use of renewable and clean energy. Do not miss, finally, the story of the paddy lands of Gianni Gardin Berengo that, with the lyricism that distinguishes all his work, describes the ancient world and modern set of rice production. Alongside the images of photographer contrast on the Italian situation, the exhibition also offers video-projection on a wall of some of the most beautiful Reuters photographer at work in different countries. The exhibition will be held between now and October 4 at the Salone social publishing (Ex Gil, Largo Ascianghi, 5 - Rome). Source: Inail
Fotografia. A Roma settanta scatti per raccontare il mondo del lavoro


Data: 02/10/2009






Da oggi fino al 4 ottobre al Salone dell'editoria sociale l'esposizione realizzata dall'agenzia Contrasto. In mostra lo sfruttamento degli immigrati di Cocco, le morti bianche di Venturi e le terre di risaia di Berengo Gardin


Il lavoro nelle assolate terre del Sud Italia ad opera di uomini e donne che arrivano da Sudan, Liberia, Maghreb, Est Europa. Lavoratrici, madri, vedove segnate per sempre da un infortunio sul lavoro o da una malattia professionale, provocata dal contatto con l'amianto o il cloruro di vinile, che uccide giorno per giorno un po' alla volta.
La rabbia e la disperazione dei disoccupati campani costretti a confrontarsi con una crisi economica che, nella regione, sta portando la percentuale di chi non ha un lavoro dal 14 ad oltre il 17%.
Sbarca il prossimo week end a Roma, presso il Salone dell'editoria sociale, la mostra ideata e realizzata dall'agenzia fotografica Contrasto "Diritto al lavoro": settanta fotografie in bianco e nero e a colori dedicate al mondo del lavoro e ai suoi risvolti, sociali e psicologici, sulla vita concreta delle persone.
Attraverso le immagini di sette tra i maggiori fotografi italiani la mostra presenta dunque alcune storie di lavoro, a volte crude e drammatiche altre volte positive e incoraggianti, ma in tutti i casi nascoste e invisibili.
Accanto alle vicende legate allo sfruttamento e alla schiavitù dei lavoratori stranieri raccontate dal Francesco Cocco o allo strazio delle morti bianche testimoniato da Riccardo Venturi la mostra documenta, infatti, anche il volto più sano di un paese che negli anni ha trovato nella qualità e nella tradizione la linfa più vitale dell'economia nazionale.
Così le fotografie ci mostrano alcune delle aziende leader di quel Made in Italy che, nei più disparati settori, è riuscito ad affermarsi per la concreta maestria nel realizzare prodotti "affidabili" e "riconoscibili". Ma ci sono anche le storie dei giovani che riescono ad entrare nel mondo del lavoro grazie alla formazione.
Le fotografie del (Milano), un istituto tecnico industriale specializzato nell'ambito del trasporto aereo, aprono uno spaccato su un settore dell'istruzione italiana, quella professionale, spesso in grado di preparare gli studenti a un concreto ingresso nelle professioni.
Un'altra sezione riguarda invece le aziende che hanno deciso di puntare sul "futuro sostenibile" attraverso l'uso delle fonti rinnovabili e le energie pulite. Da non perdere, infine, il racconto delle terre di risaia di Gianni Berengo Gardin che, con il lirismo che contraddistingue tutta la sua opera, descrive il mondo antico e insieme moderno della produzione del riso.
Accanto alle immagini dei fotografi dell'agenzia Contrasto sulla realtà italiana, l'esposizione propone inoltre una proiezione su video-wall di alcune delle più belle fotografie dell'agenzia Reuters sul lavoro nei diversi paesi del mondo. La mostra si terrà da oggi al 4 ottobre presso il Salone dell'editoria sociale (Ex Gil, Largo Ascianghi, 5 - Roma).




Fonte: Inail

giovedì 1 ottobre 2009

Chad e le problemi dei rifugiati

SUDAN: AMNESTY, RIFUGIATE DARFUR STUPRATE IN CAMPI CIAD
Le rifugiate del Darfur vengono regolarmente stuprate nei campi del vicino Chad, nonostante la presenza di forze addestrate dall'Onu. E' Amnesty International a riferirlo in uno studio dal titolo "No place for us here: violence against refugee woman in eastern Chad", in cui si spiega che la polizia del Chad, la Dis, addestrata dall'Onu per la protezione dei rifugiati, sta facendo molto poco per proteggere le donne e le ragazze dagli abusi sessuali commessi da abitanti di villaggi, soldati, famiglie, e in alcuni casi il personale di assistenza. Il portavoce della missione Onu Minurcat in Chad, Michel Bonnardeaux, ha ammesso la perpetrazione di atti di violenza contro le donne, ma ha difeso la polizia, sostenendo che la situazione della sicurezza sta migliorando. Bonnardeaux ha contestato questi dati, affermando che la Dis ha ricevuto uno speciale addestramento per i casi di stupro, e che il documento "e' un po' affrettato e basato su un campione molto piccolo e su una breve visita". Tawanda Hondora, vicedirettore del programma di Amnesty per l'Africa, ha invece ribadito che "le donne fuggono dal Darfur nella speranza che la comunita' internazionale e le autorita' del Chad offrano sicurezza e protezione, ma questa protezione e' elusiva e loro rimangono sotto attacco". Secondo i dati forniti da Amnesty ci sono piu' di 142mila donne e bambine rifuggiate del Darfur che hanno trovato rifugio in dodici campi nel Chad, a causa di un conflitto che dura da sei anni. Le donne sono a rischio anche all'interno dei campi, non solo quando escono a cercare legna: secondo lo studio, le ragazze sono sottoposte a molestie nelle scuole, nonostante non vi siano statistiche per la mancanza di denunce delle vittime, che vogliono difendersi dal pubblico disonore.
(30 settembre 2009)




SUDAN: AMNESTY, RAPES DARFUR REFUGEE CAMPS IN CHAD The Darfur refugees are regularly raped in the camps in neighboring Chad, despite the presence of forces trained by the UN. E 'Amnesty International to report in a study entitled "No place for us here: violence against refugee woman in eastern Chad," explaining that the police in Chad, the Dis-trained by the UN to protect refugees, is doing very little to protect women and girls from sexual abuse committed by villagers, soldiers, families, and in some cases, the support staff. The spokesperson for the UN mission in Chad MINURCAT, Michel Bonnardeaux, admitted the commission of acts of violence against women, but defended the police, claiming that the security situation is improving. Bonnardeaux disputed those figures, saying that the Dis has received special training for cases of rape, and that the document 'and' somewhat 'hasty and based on a very small sample and on a short visit. " Tawanda Hondori, deputy director of the Amnesty Program for Africa, has instead insisted that "women are fleeing from Darfur in the hope that the community 'and international authorities' Chad's offer security and protection, but this protection and' remain elusive and their under attack. " According to data provided by Amnesty are the most 'of women and girls shun 142mila who found refuge in Darfur in twelve camps in Chad, due to a conflict that has lasted for six years. Women are also at risk within the camps, not only when they go out to look for firewood according to the study, girls are subjected to harassment in schools, although there are no statistics about the lack of complaints of the victims, who want to defend against public disgrace. (30 September 2009)