Gli Elefanti sono
mammiferi Proboscidati appartenenti alla
famiglia degli Elefantidi (Elephantidae -
Gray,
1821). Sono i più grandi
mammiferi terrestri viventi.
Tradizionalmente la famiglia si considerava costituita da due
specie, l'elefante
indiano o
asiatico (
Elephas maximus) e l'elefante
africano (
Loxodonta africana). Recentemente è stata identificata una terza specie (precedentemente considerata una
sottospecie di L. africana), l'elefante africano delle foreste (
Loxodonta cyclotis).
Gli elefanti (indiani e africani) sono animali di grandi dimensioni, con occhi relativamente piccoli e grandi orecchie mobili; sono dotati di due zanne prominenti (da cui si ricava l'
avorio) e di una
proboscide, derivata dalla fusione di naso e labbro superiore: un organo molto versatile, prensile, dotato di terminazioni tattili, e che può essere usata per aspirare acqua per poi spruzzarla (per bere o lavarsi).
Gli elefanti hanno
udito e
olfatto sviluppatissimi, che compensano una vista piuttosto debole.
La
gestazione dura circa 21 mesi; viene partorito un singolo piccolo.
Gli elefanti sono
erbivori, e si nutrono principalmente di fogliame degli alberi. Necessitano di grandi quantità di cibo, e il loro passaggio ha un effetto devastante sulla vegetazione; di conseguenza, tendono a spostarsi in continuazione. Prima dell'avvento dell'uomo, che ne ha limitato fortemente la circolazione sul territorio, erano certamente una specie meno stanziale di quanto non appaia oggi.
A partire dalla
maturità sessuale, gli elefanti rivelano un carattere irrequieto, che non raramente può portare a episodi di aggressività, anche nei confronti dell'uomo. La fase di massima eccitazione dei maschi, in cui sono più pericolosi, viene chiamata must, ed è ben nota ai gestori di
circhi o
zoo.
Gli elefanti sono dotati di una
proverbiale memoria; individui addomesticati hanno mostrato di poter riconoscere una persona anche a distanza di anni.