I professionisti della guerra
Venti organizzazioni militari controllano il mercato dei mercenari.
di Luigi dell'Olio
Sono numerosi, in Libia, i gruppi di contractors ingaggiati da Gheddafi: si tratta di professionisti della guerra di diverse nazionalità, che arrivano dal Sudan o dal Ciad, si addestrano nei campi militari e poi partono in virtù degli ingaggi ricevuti. In cambio della lunga preparazione fisica, ottengono stipendi da favola che oscillano tra i 15 e i 30 mila euro.
VENTI AZIENDE SUL MERCATO. Questo settore è in mano a grandi aziende, in prevalenza statunitensi e israeliane, (guarda l'elenco completo) denominate private military companies (in Italia queste organizzazioni sono vietate). Sono circa una ventina: alcune forniscono consulenza in campo militare, altre si occupano di addestrare le popolazioni locali al peacekeeping, quasi tutte offrono servizi di scorta in zone poco sicure del mondo (guarda l'elenco completo). Il loro giro d’affari sviluppa circa 100 miliardi di dollari all’anno e continua a crescere. La più importante, tra queste, è la Xe Service, fondata nel 2007 da Erik Prince, un ex militare erede di una ricca famiglia, che opera soprattutto in Iraq e Afghanistan
I governi di questi Paesi hanno provato a mettere al bando le private military companies, ma si sono scontrati con la forte opposizione dell’esercito statunitense.
Secondo la rivista specialistica Service Contractor, sono oltre 2 mila i mercenari caduti tra Afghanistan e Iraq, un quarto di tutti i morti considerando anche le truppe regolari.
Venerdì, 25 Febbraio 2011
VERGONGATIVI DICO A QUELLI DEL JEM HANNO PARTICIPATO AL MASSACRO DEL POPOLO LIBICO CON GEDDAFI PERCHE IL LORO CAPO E REFUGGIATO IN TRIPOLI
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