venerdì 19 novembre 2010

Referendum in Sudan.

Referendum
Insaf Madani
NEWS of Sudan referendom

RELIGIONE, EVANGELICI. Sudan. Consiglio ecumenico e Alleanza evangelica per un referendum libero e regolare

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2010-11-19
L'appello di Tveit e Tunnicliffe alla comunità internazionale e ai leader religiosi
Roma (NEV ) - I leader politici e religiosi africani e della comunità internazionale vigilino sulla regolarità del referendum che il prossimo 9 gennaio in Sudan deciderà la secessione delle regioni del sud dalla parte nord del paese. A chiederlo sono i pastori Olav Fykse Tveit e Geoff Tunnicliffe, rispettivamente segretari generali del Consiglio ecumenico delle chiese (CEC) e dell'Alleanza evangelica mondiale (AEM). I rappresentanti dei due raggruppamenti cristiani che insieme raccolgono oltre 1 miliardo di cristiani anglicani, evangelicali, protestanti e ortodossi di tutto il mondo, hanno deciso di parlare a una sola voce a favore del referendum ormai prossimo. "E' importante che il referendum si tenga nella data stabilita, che si svolga liberamente e che il risultato venga riconosciuto da tutte le parti in causa", hanno affermato Tveit e Tunnicliffe aggiungendo che "la popolazione del Sudan ha sofferto abbastanza ed è ora che possa decidere democraticamente del proprio futuro". Il referendum del prossimo gennaio fa parte degli accordi di pace che nel 2005 hanno posto fine a ventuno anni di guerra civile tra il nord, a maggioranza musulmana, e il sud, a maggioranza cristiana e animista, del Sudan, un conflitto che ha fatto più di due milioni di morti. Tveit e Tunnicliffe hanno espresso preoccupazione per il gran numero di sudanesi meridionali abitanti nel nord della nazione africana, come pure per i milioni di sfollati che a causa della guerra civile ancora non sono tornati nelle loro zone d'origine o che vivono in aree del paese la cui appartenenza al nord o al sud non è ben definita. L'appello dei due leader religiosi è rivolto tanto ai rappresentanti religiosi cristiani quanto a quelli musulmani. Tveit, in particolare, ha riportato le affermazioni di un colloquio interreligioso avvenuto a inizio novembre presso la sede del CEC a Ginevra, in cui esponenti di alto livello delle due religioni hanno proposto la formazione di una unità di crisi cristiano-musulmana, citando esplicitamente il referendum del Sudan come una possibile fonte di tensioni che non devono degenerare o essere vissute come un conflitto tra cristiani e musulmani. Da parte sua, Tunnicliffe ha annunciato che l'AEM ha indetto per il prossimo 5 dicembre una giornata di preghiera per il Sudan. Il CEC è una comunione di 349 chiese anglicane, protestanti e ortodosse di tutto il mondo, in rappresentanza di 550 milioni di cristiani. L'AEM è una rete di 129 chiese dell'area evangelicale, in rappresentanza di 600 milioni di cristiani.

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