martedì 30 dicembre 2008

2009




HAPPY NEW YEAR.


FELICE ANNO 2009

sabato 20 dicembre 2008

Mio ponto di vista

Sudan: messe in utilizzo le scuole assistenziali costruite dalla Cina2008-12-19 21:55:00 cri È iniziato l'utilizzo di alcune scuole assistenziali costruite dal governo cinese nella Darfur, regione ad ovest del Sudan. Il 18 dicembre l'ambasciatore della Cina in Sudan, Li Chengwen, ha ispezionato due scuole a El Fashir, capoluogo del Darfur settentrionale, ottenendo il caloroso benvenuto dagli insegnanti, degli alunni e dei funzionari locali.Le due scuole si trovano rispettivamente in due grandi siti per la sistemazione dei rifugiati fuori la città di El Fashir; i due stabili possono ospitare rispettivamente 600 e 900 alunni, risolvendo in questo modo le difficoltà degli studi dei bambini locali.Io credo nella pace ma perche non smetiamo di fare la guerra sposiamo i nostri giovani naturalmente dopo che creamo per loro un futuro con quell accumulo di soldi del recavato del petrolio e faciamo nascere tanti figli intanto il Sudan un cittadino ha 4 km quadrati, faciamo sforzo con aiuto internazionali per cultivare il deserto....................................................e solo un mia idea personale...........azim-
If we stop the war dedicate for construction of light industries and find way to implement tecnology we can have bright furture for our youg chaps ma be with the help of UNDP we can cultivate the desert because for any single citizen can have the land of 4 sq. km.........................................my opnion................................azim

venerdì 19 dicembre 2008

Retro cena e pensieri


We the tribe of fung and the gloury of our Abdella Gamma, Imara Dangus who came together although one of them was an arab the other was black african, had biuld the most rebust Sultanate of Sinaanar all the glory of the muslim culture and prosperous for the Fung who are now are up the ingasana mountains and also struggling for the identity which the southerns claim that Immara was one of them.
All the Fung will give the military assistance to the Darfur fellows to face war agianst the slavary politics led by the central government of Sudan. As we had suffered the past of the English domination and captivity we will not suport the worst of it as slavary policy.............in god we trust.
DIRITTI UMANI. Rifugiati sudanesi in cerca di una patria
EUROPA, 13:25:00
2008-12-18 Amman (HREA - www.hrea.org) [Photo by Mia Farrow, per gentile concessione ad ICN-News: Darfur]
UNHCR Un gruppo di 97 rifugiati sudanesi, originari soprattutto del Darfur, bloccati in un campo provvisorio nel deserto iracheno dal 2005, sono partiti per Amman, in Giordania, da dove è previsto che raggiungano in nottata la Romania. In Romania saranno alloggiati in un nuovo Centro di Transito d'Emergenza a Timisoara dove attenderanno che le loro domande per il reinsediamento siano esaminate. L'Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (UNHCR) ringrazia i governi della Giordania e della Romania per la loro collaborazione che ha reso possibile questo trasferimento.
E' previsto che il gruppo, attualmente in Giordania, parta stanotte su un volo speciale dall'aeroporto di Marka ad Amman alla volta della Romania accompagnato dallo staff dell'UNHCR. Partiranno successivamente altri 42 rifugiati sudanesi che dovrebbero lasciare l'Iraq il prossimo mese.
Il gruppo era fuggito dal Sudan alla fine degli anni '80 e dalla loro partenza dal Sudan la situazione in Darfur si è seriamente deteriorata. I rifugiati non hanno quasi più contatti con le loro famiglie in Sudan. Hanno paura di tornare nel loro Paese dove potrebbero trovarsi nella condizione di sfollati interni.
I rifugiati hanno sopportato abusi, ricatti, minacce e aggressioni a opera della milizia dopo la caduta del regime di Saddam Hussein nel 2003. In tutto 17 sudanesi sono stati uccisi tra il dicembre del 2004 e il febbraio del 2005. A causa di questo bersagliamento da parte dei rivoltosi, i rifugiati hanno cercato di fuggire dall'Iraq, ma non ce l'hanno fatta. Sono rimasti bloccati nel campo di K-70 fuori dalla città di Al Rutbah, nel deserto di Al Anbar, circa 75 km a est del confine tra Giordania e Iraq. Qui hanno dovuto sopportare dure situazioni climatiche e persecuzioni da parte dei miliziani. Contemporaneamente alla ricerca di una soluzione duratura per loro, l'UNHCR ha fornito aiuti umanitari al gruppo, che comprende donne e bambini. HREA - www.hrea.org
HREA è un'organizzazione internazionale non governativa che ha come missione la promozione e il supporto formativo all'educazione ai diritti umani di attivisti e professionisti del settore, attraverso lo sviluppo e la redazione di materiali e programmi di studio nonché, la creazione di una comunità mediante tecnologie disponibili sul web.

La storia del Sudan era come il sole prima che vinivano l'arabi cerano i Fung Sultanato che guardando la stema di questo blog si capici Abdella Gamma e Imarra Dangus hanno stabilito il Sultanato di Sinannar, per 300 anni, ora il politica di vaganti muslimani di quattro soldi stano stabilendo una schiavismo che Omer bin Al khatab ha tiratto al collo di un bianco arabo di Goriec dicendo :- "quando avete sciavisato un essere umano nato libero" e voleva tagliare la testa si il profetta Mohamed non stato a slavare la vita di quell razzista, cosi diciamo "da quando avevano schiavisato donne e bimbi che dio ha fatto nacere libere", un loro islam del partito del Bashir. CHE STATO IMPOSTO CON LA FORZA SARA ABOLITO CON LA GUERRA.......................................azim

giovedì 18 dicembre 2008





why we returned back 200 years? Perche siamo tornati 200 anni fa?“Abusi e schiavismo:pulizia etnica in Darfur”rapporto ong Donne e bambine usate come schiave e sottoposte ad abusi dai soldati e dalle milizia filo governative: un gruppo di Ong avrebbe raccolto le prove contro il governo sudanese.KHARTUM - “Abbiamo le prove della pulizia etnica commessa in Darfur dall’esercito sudanese”. La denuncia arriva dal Darfur Consortium (composto da una cinquantina di ong che hanno base in Africa) che ha stilato un rapporto dopo aver raccolto, negli ultimi due anni, centinaia di testimonianze. In particolare, secondo l’organizzazione, donne e bambine del Darfur sarebbero utilizzate come domestiche, schiave e sottoposte ad abusi sessuali da soldati dell’esercito di Khartoum. Obiettivo: allontanare le popolazioni nere non arabe dalla regione ovest del Sudan sostituendole con gruppi provenienti dal Ciad, dal Niger, dal Mali e dal Camerun. I gruppi più colpiti dalle truppe sudanesi e dalle milizie dei Janjaweed (“Diavoli a Cavallo”) sono quelli dei Fur (dai quali prende il nome il Paese), i Masalit ed i Zaghawa. Nel rapporto si chiede all’Onu di schierare maggiori forze nell’area e di sciogliere le milizie. Oggi nel Paese ci sono circa 10mila uomini delle truppe di pace della forza mista Unamid (Onu-Unione Africana). Dal 2003 il conflitto ha provocato almeno 300mila morti mentre 2,7 milioni di persone sono state costrette a fuggire. Cityslavesصحيفة الديلي تليجراف نشرت تحقيقا عن جانب انساني مخيف للازمة المستمرة في اقليم دارفور السوداني حيث يتم استعباد عدد كبير من النساء والفتيات والفتيان الذين يتم خطفهم من قبل مسلحي الجنجويد من قراهم واستغلالهم كعبيد في معسكرات الجيش ومنازل مقاتلي الجنجويد وتعرض النساء والفتيات للاغتصاب المتكرر حسب قول الصحيفة.وتنقل الصحيفة عن تقرير اعدته منظمة "دارفور كونستريوم" التي تمثل 50 جميعة خيرية افريقية وعالمية ان ما يجري في دارفور شبيه تماما لما حدث لاكثر من 14 الفا من ابناء الجنوب الافارقة اثناء الصراع المسلح بين الشمال العربي والجنوب الافريقي.ويقدر التقرير ان الالاف من ابناء دارفور تم خطفهم منذ اندلاع الصراع في الاقليم عام 2003 محملا حكومة الرئيس البشير المسؤولية عن الانتهاكات التي يتعرض لها هؤلاء الضحايا لان الجيش السوداني ومليشيا الجنجويد التي تدعمها الحكومة ترتكب هذه الانتهاكات.ويوثق التقرير مصير 14 فتاة من منطقة جارسيلا غربي دارفور اذ تم خطفهن ونقلن الى شرقي السودان واجبرن على الزواج وتم اكتشاف ما تعرضن له هؤلاء الفتيات عندما اكتشف طبيب سوداني اثار التعذيب والاعتداء الجنسي المتكرر على واحدة منهن مما حدا باحد المحامين الى رفع دعوى ضد المعتدي او المعتدين.لكن قاضي المحكمة التي نظرت في الشكوى الغى الدعوى بحجة ان الزواج كان برضا الطرفين.وتنقل الصحيفة عن التقرير شهادة احدى النساء اللواتي تمكن من الفرار من خاطفيها، تذكر فيها بالتفصيل المعاملة التي كانت تلقاها على ايديهم ومن بينها اجبارها على العمل في المنزل او الحقل كخادمة في النهار وفي الليل ارغامها على ممارسة الجنس معهم.I had been born from a modest family near the blue nile river, ma grand mother and my father early years of my childhood told me about SLAVES and my father told me about AFRICANS caught and hand cuffed leggs cuffed and taken to America to pic cotton.....grow up and read the story of ROOTS ALEX HALEY, saw the film and now tha Sudan is returning back two centuries, exactly in Darfur, it is shamfull now I am on the idea of war...war.......AzimNacque sulla riva del nilo azzuro in Sudan mia nona della parte di mia madre racontava storia attroce di schiavatismo anche papa mi ha racontato del Negri o Negers Africani si sono stati dportati in America frustati seveziati e tortorati srorie che non ho visto ma sentito e non pardono l'uomo bianco per questo ma ora sta succedendo in Sudan alora ci sara guerra GUERRA alla grande.........Azim
I am a Sudanes from the east but they are my brothers the Darfurians and had been there a teacher for two years.
Sono Sudanese anche si nato nel est i Darfuriani sono Sudanese siamo eguale e stato professore nell scuola elementare per due anni e conosco loro bene e dolorante che subiscano tutta questa tortura e humiliazione..............azim

martedì 11 novembre 2008

Visita aspetata !??



مبارك بحث مع البشير الاتهامات الدولية وتوجه إلى جوبا
غادر الرئيس المصري حسني مبارك السودان عائدا إلى مصر بعد زيارة مفاجئة التقى خلالها بالرئيس السوداني عمر البشير في الخرطوم.
وأعلن الرئيس مبارك عن بدء تحركات مصرية بشأن أزمة إقليم دارفور السوداني.
وكان الرئيس المصري قد قام بزيارة لمدينة جوبا جنوب السودان والتقي سيلفا كير النائب الاول للرئيس السوداني.
وكان مبارك قد أجرى الاثنين محادثات مع الرئيس السوداني عمر حسن البشير في العاصمة السودانية في الخرطوم حيث يقوم بزيارة رسمية.
ودارت المحادثات التي جرت بين الرئيسين حول اتفاق السلام بين الشمال والجنوب في السودان، كما تطرقت لبحث الأوضاع في اقليم دارفور حيث يواجه الرئيس البشير اتهامات بارتكاب جرائم حرب وممارسة الإبادة الجماعية حسب المدعي العام للمحكمة الجنائية الدولية.
ويعكف قضاة المحكمة الجنائية الدولية حاليا على دراسة الادلة التي عرضها المدعي العام لويس مورينو اوكامبو في يوليو/ تموز الماضي لمعرفة ما اذا كانوا سيصدرون مذكرة توقيف دولية في حق الرئيس عمر البشير.
ويطالب السودان بوقف الاجراءات المحتملة للمحكمة الجنائية الدولية واقناع الغرب بالعمل بجدية على ايجاد حل للنزاع في دارفور.
يذكر أن النزاع في إقليم دارفور غربي السودان والمستمر منذ عام 2003 أدى الى سقوط 200 الف قتيل.
Sapiamo che sia nord o sud est o ovest sono legati alora ecco la visita del presedente Egiziano..................azim

giovedì 6 novembre 2008

Mr. Presedent


Presedent of the United States of America
E fatta i figlio di Dr. Hussien Obama sr diventra con un isediamento
a Gennaio il 44 mo presedente del stati uniti d'america e figlio di una Sigra bianca del Hawi ha cronato i sogni di tutti i fratelli neri metici o ispanici, indiani ed altri rase che vivano nel States e bellissimo momento. Insoma i criminali che tutti i europei lo mandavano in America hanno costriuto un paese forti economicamente e democraticamente, ora che sono in europa sta crecendo xnofobia e razzizmo in america dopo 50 anni diritti anche per che qualificato fa alta cariera fino in fondo. 70 anni fa era difficile studiare in una universitа per un nero ora tutto superato perciт IMPARATE EUROPEI dal Yankee!!
Presedente Barak Hussien Obama con la first lady e suie figli.

sabato 18 ottobre 2008

Ma perche non comprano fabrica di medicina ????


Ma perche non comperiamo una Fabrica di Medicina1900 (GMT+04:00) - 13/08/08
محطات في حياة الرئيس السوداني عمر البشير

الرئيس السوداني عمر البشير
دبي، الإمارات العربية (CNN) -- فيما يلي أبرز المحطات في حياة الرئيس السوداني عمر البشير:
- ولد بقرية حوش بانقا ريفي شندي في 1 يناير/كانون الثاني عام 1944.
روابط ذات علاقة
البشير يتلقى "استعراض دعم" عشية قرار مدعي المحكمة الدولية
أوكامبو: المدعي لا يستسلم وهذه أدلتي
البشير: النفط أصل الخلاف مع أمريكا ووفد من مجلس الأمن بالخرطوم
الادعاء العام بالمحكمة الدولية يطلب اعتقال الرئيس السوداني
- تخرج من الكلية الحربية السودانية عام 1967، ثم نال ماجستير العلوم العسكرية بكلية القادة والأركان عام 1981، وماجستير العلوم العسكرية بماليزيا 1983، وزمالة أكاديمية السودان للعلوم الإدارية عام 1987.
- عمل بالقيادة الغربية من عام 1967 وحتى 1969 ثم القوات المحمولة جواً من 1969 إلى 1987.
- عين قائداً للواء الثامن مشاة خلال الفترة من 1987 إلى 30 يونيو/حزيران 1989.
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- تولى منصب رئيس مجلس قيادة ثورة الانقاذ الوطني من 1 يوليو/تموز 1989 إلى 16 أكتوبر/تشرين الأول 1993.
- انتخب رئيساً للجمهورية ووفقا للدستور، يجمع رئيس الجمهورية بين منصبه ومنصب رئيس الوزراء
Sudan/ Khartoum: il Sud ha diritto di armarsi fino a referendum
Min. Esteri precisa vicenda delle armi inviate da Etiopia e Kenya
postato
document.write( strelapsed('2008-10-17T15:04:00Z') );
21 ore fa da APCOM
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Roma, 17 ott. (Apcom) - Il Sud Sudan ha diritto ad armarsi "fino a quando non avrà deciso il suo destino" nel referendum fissato per il 2011. A dichiararlo è il ministro degli Esteri sudanese Deng Alor Kuol, in un'intervista rilasciata al quotidiano panarabo al Sharq al Awsat
La scorsa settimana, Khartoum ha convocato gli Ambasciatori di Etiopia e Kenya per protestare contro il loro presunto coinvolgimento in traffici di armi nel Sud Sudan. Sul carico di armi inviate dall'Etiopia e giunto a Juba il 10 ottobre scorso, il ministro dichiara di aver appreso che "sì, appartengono al governo del Sud del Sudan, ma servono per un'esposizione di armi". Riguardo le armi trovate a bordo della nave ucraina Faina, sequestrata il 25 settembre scorso al largo della Somalia, Deng Alor Kuol conferma la versione più volte fornite da Nairobi, secondo cui il carico era diretto in Kenya e non in Sudan.
"L'accordo del 2005 è chiaro su questo punto - dice il ministro - l'esercito del Sud del Sudan ha diritto ad armarsi e addestrarsi fino al 2011, data fissata per il referendum sull'autodeterminazione".

giovedì 9 ottobre 2008

Notizie del Sudan

L’asteroide, battezzato tc3, era stato avvistato già lunedì scorso, mentre stava per precipitare, un avvenimento unico che non si era mai verificato.
La spettacolare scia di fuoco è stata osservata dai piloti di air france-klm dell’aeroporto di amsterdam, che percorrono le rotte africane, che erano stati avvisati dell’evento da jacob kuiper meterologo del servizio meteo nazionale olandese. l’eplosione pare abbia sprigionato energia per un chiloton, come una minibomba atomica, senza causare danni. Gli studiosi sperano di recuperare qualche porzione dell’oggetto cosmico per approfondire gli studi.
L’asteroide, battezzato tc3, era stato avvistato già lunedì scorso, mentre stava per precipitare, un avvenimento unico che non si era mai verificato.
La spettacolare scia di fuoco è stata osservata dai piloti di air france-klm dell’aeroporto di amsterdam, che percorrono le rotte africane, che erano stati avvisati dell’evento da jacob kuiper meterologo del servizio meteo nazionale olandese. l’eplosione pare abbia sprigionato energia per un chiloton, come una minibomba atomica, senza causare danni. Gli studiosi sperano di recuperare qualche porzione dell’oggetto cosmico per approfondire gli studi.
Foto tratta da: www.canada.com (George Varros and Dr. Peter Jenniskens/NASA/Getty Images)
Sudan contro i pantaloni aderenti: "Disturbano la quiete pubblica"
Milano - Portate via con un camioncino perchè portavano pantaloni troppo stretti. E' successo in Sudan. "Il loro abbigliamento ostacola la sicurezza e disturba la quiete pubblica", con questa motivazione la polizia dello stato africano ha giustificato il fermo di 35 donne colpevoli di portare "pantaloni troppo stretti" avvenuto ieri nella provincia di Juba nel sud del Paese. Retata contro l'immoralità Stamane il quotidiano arabo al Quds al Arabi, riferisce di "una retata condotta contro bande giovanili" diffuse nella città che "hanno acquisito la cattiva fama di bere alcolici, provocare risse e denudarsi" in pubblico. Le donne fermate la sera di domenica scorsa sarebbero state rilasciate il giorno dopo da un tribunale locale. I pantaloni troppo stretti ostacolano la sicurezza pubblica "Portavano pantaloni troppo stretti, cosa che ostacola la sicurezza e la quiete pubblica", ha detto un funzionario della polizia citato dal giornale arabo. A sentire le testimonianze di alcuni, sembra che gli agenti abbiano usato la mano dura: "abbiamo visto una trentina di ragazze caricate su due camioncini come si fa con il bestiame", racconta un impiegato sudanese. Lo stesso ministro degli Affari sociali della ragione del Sud del Sudan, la signora Mary Keidin, ha protestato, affermando che "altre 8 ragazze sono riuscite a sottrarsi all’arresto" nascondendosi nel suo ufficio.

sabato 4 ottobre 2008

Razzizmo




Chiedo a tutti l'italiani una domanda:-

Spiegati al extraterestere si questo non e razzizmo?




venerdì 26 settembre 2008

Liberatili subito








Che angocia per loro!!!!
Waw sono andato a jabel aowienat con Carla a visitare un parente che fai il "Haganah" corpo speciale come carabiniere in Italia ha compiti come polizia e esercito e hanno Camelli per marciare al deserto e cavalli in città sano guidare automobile e sono feroci e un corpo speciale creato del Inglese per questi terra di nessuno dal tronde Sudan 2,480.000 Km2 quindi Germania Italia e due volta francia paese vasto, quindi il governo di sua Maesta United Kingdom of Great Britin ha fatto harmonia con capi tribue e shiekh di villaggi e loro stipendiati del governo e l'amminstrazione civile nagrafa polizia municipale judici di pace e cosi via organizazione complessa ma funzionante ...... Haganah ciolti tempi di governo del general Nimeiri ma erano valdi per questi delinquenti che sequestrano touristi e terrorizzano cittadini, rubano bestiame e cosi via.
Mia moglia Carla con me nel 1980 siamo stati a Jabel Aowienat per trovare mio parente che fa parte del Haganah quell momento devenuto corpo di polizia di stato... bel posto ma siamo stati come turisti.
Ho angocia per questi sig. sequestrati che atraversano il deserto e un desaggio con la paura di fucile puntati DANAZIONE !!
Ora sono per la penna capitale. Prego il mio dio a farli liberari sensa che il delinquenti torceri un capello.
Amici sono due giorni che non dormo perche cunosco il posto... e molto desaggiato guardati la mapa si tova li Jebel aowinat e la confine tra Chad, libya e Sudan dove cè la bandiera del Sudan "vede mapa"Nord ovest dove colorato rosso.

martedì 23 settembre 2008

Ospiti rapiti!?? che vergogna

Egitto/ Khartoum: Rapitori localizzati, ma niente blitz
Il ministero degli Esteri sudanese citato da Al Jazeera
Roma, 23 set. (Apcom) - Le forze di sicurezza sudanesi avrebbero "localizzato il luogo dove si trovano i rapitori dei turisti occidentali, ma non ci sarà nessuna azione di forza per la liberazione degli ostaggi". Lo ha riferito il ministero degli esteri sudanese, in merito alla vicenda dei turisti rapiti venerdì nella zona sudoccidentale dell'Egitto, al confine col Sudan e la Libia. La notizia è stata diffusa dalla tv satellitare araba Al Jazeera.
Ma che vergogna ora anche rapiscano i ospiti per chiedere rescato e contro l'islam contro la natura africana e le nostri tradizione ormai non si capici più nulla ...................................azim

venerdì 5 settembre 2008

Matrimonio


Un mondo lui 20 ann lei 80 ann e sono sposati certo in Sudan si sposare pure quattro donne
"LA GALINA VECCHIA FA UN BON BRODO"

giovedì 4 settembre 2008

Matrimonio strano


Strano matrimonio tra un ragazzo di venti ann con una donna di ottanta.
LA GALINA VECCHIA FA BON BRODO

venerdì 29 agosto 2008

Incredibile ma vero



Convention di Denever


45 anni dopo il 'sogno' di Martin Luther King, il candidato democratico ha proposto all'America in crisi per otto anni di amministrazione repubblicana il suo sogno di rinascita in nome di una ''nuova promessa'': la promessa ''che ciascuno di noi e' libero di vivere come vuole ma che abbiamo anche l'obbligo di trattaci l'un l'altro con dignita' e rispetto'.

J.F.K. nel 1960 aveva proposto all'America una 'Nuova Frontiera', Bill Clinton nel 1992 una 'Nuova Alleanza''. Per far tornare, come disse Ronald Reagan nel 1980, l'America ad essere grande, Obama si e' impegnato con ''una nuova promesssa'' nello spirito di solidarieta' e intraprendenza degli ''immigrati che varcavano gli oceani, dei pionieri che andavano all'Ovest, dei lavoratori che picchettavano le fabbriche e delle donne che volevano il voto''.
AUGURI A MR BARAK HUSSEIN OBAMA.
I WISH YOU ALL THE BEST

martedì 26 agosto 2008

Conferenza di pace


اخبار محلية: تحالف وشيك ما بين الحركة الشعبية و حركة العدل و المساواة

عدد قراءات هذا الموضوع هو 3907 قراءة
التقى صباح امس فى العاصمة الامريكية واشنطن الامين
العام للحركة الشعبية لتحرير السودان باقان اموم و نائبه ورئيس قطاع الشمال ياسر عرمان و مدام اودت دينق مسؤولة العلاقات الخارجية فى الحركة الشعبية ونائب رئيس بعثة حكومة جنوب السودان فى واشنطن الاستاذ مريال بنجامين بوفد من حركة العدل و المساواة يتكون من د. الطاهر الفكى رئيس دائرة المفاوضات و الاستاذ احمد تقد لسان و احمد حسين ادم الناطق الرسمى باسم حركة العدل و المساواة. وبعد نهاية اللقاء صرح الاستاذ احمد حسين ادم الناطق الرسمى باسم حركة العدل و المساواة (لاجراس الحرية) قائلاً: اتى اللقاء مواصلة لاجتماع لندن و ناقشنا فيه مجمل الاوضاع السياسية و التى كان من ضمنها جلب السلام العادل لاهلنا فى درافور و التحول الديمقراطى الحقيقى وناقشنا كذلك مبادرة البشير للسلام وقلنا بانه فى الوقت الذى يتحدث فيه المؤتمر الوطنى عن السلام فهو يقوم بعمليات عسكرية على الارض مما يعنى عدم جديته فى الحل السلمى و قلنا بان البشير لا يمكنه ان يكون الخصم و الحكم فى نفس الوقت فالتالى مبادرته مرفوضة، وتطرقنا كذلك للتهم التى وجهتها محكمة الجنيات الدولية للرئيس البشير و اعربنا للحركة الشعبية عن رفضنا لتهديدات الرئيس البشير بطرد قوات اليوناميد واكدنا وقوفنا مع قوات اليوناميد وسوف نقوم بحمايتها فى حالة الاعتداء عليها، واتفقنا كذلك على بناء استراتيجية مشتركة للعمل معاً وللتحالف مع الحركة الشعبية وسوف يزور وفد من حركة العدل و المساواة مدينة جوبا فى الاسابيع المقبلة لتقوية العمل المشترك بين الحركتين و الذى سوف يعقبه مباشرة لقاء مابين قائد الحركة الشعبية سلفاكير ميارديت و قائد حركتنا د. خليل ابراهيم. سالنا الاستاذ احمد حسين ادم عما اذا كان اللقاء تطرق للمحاكمات التى تمت لاسرى حركة العدل و المساواة فاجاب: نعم تطرقنا لهذه المسالة وقلنا بان المحاكمات التى تتم لابناء دافور غير قانونية وتتنافى مع كل المواثيق الدولية. و اكد الاستاذ مريال بنجامين نائب رئيس بعثة حكومة الجنوب فى واشنطن على تطابق وجهات النظر حول ضرورة التحالف و العمل المشترك مابين حركته و حركة العدل و المساواة والذى سوف يتوج بلقاء الفريق اول سلفاكير ميارديت بالدكتور خليل ابراهيم و اضاف قائلاً: اتفقنا مع حركة العدل و المساواة حول ضرورة وحدة الحركات الدرافورية وتطابقت وجهات النظر فى هذه القضية و اكدنا ايضا على اهمية الانتخابات القادمة وضرورة مشاركة اهل دافور فيها.

mercoledì 13 agosto 2008

Granaio del Africa


Sudan/ Non solo petrolio, Khartoum sara' granaio di Medio Oriente
Pronti 17 progetti di sviluppo agricolo, per circa un mld di Usd
postato 1 giorno fa da APCOM
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Roma, 12 ago. (Apcom) - Il Sudan punta ad attrarre investimenti per almeno un miliardo di dollari da parte di aziende asiatiche e arabe che oggi guardano al continente africano per incrementare gli approvvigionamenti alimentari dei loro Paesi. Stando a quanto riferisce il Financial Times, il ministero degli Investimenti di Khartoum ha messo a punto 17 progetti da presentare a eventuali investitori, che riguardano 880.000 ettari di terreno nel nord del Paese, per un valore di 104 miliardi di dollari (694 milioni di euro).

Khartoum punta a rafforzare il settore agricolo per limitare la sua dipendenza dalle entrate petrolifere, anche in vista del referendum del 2011 sull'indipendenza del Sud del Paese, dove si trovano le maggiore risorse di greggio. Stando a quanto riferito due giorni fa dal New York Times, oggi il Sudan coltiva già grano per conto dell'Arabia Saudita, sorgo per i cammelli degli Emirati arabi uniti e pomodori per l'esercito giordano. Il giornale della City riferisce oggi del prossimo lancio di un altro progetto agricolo per contro di Abu Dhabi, così come del crescente interesse dell'Egitto per il progetto di irrigazione sudanese denominato Gezira, che alimenta la fertilità delle terre lungo le sponde del Nilo grazie a una rete di canali.

Il Sudan viene indicato come il possibile granaio del Medio Oriente, ma il settore agricolo manca oggi di investimenti, sistemi di irrigazioni, strade, attrezzature e tecnologia. Nelle intenzioni del governo, i nuovi progetti dovrebbero favorire non solo lo sviluppo del settore, ma anche avere ricadute positive per la popolazione, a differenza di quanto fatto finora. Le aziende coinvolte dovranno infatti sottoscrivere accordi in cui "dovrà essere molto chiaro che parte del cibo rimarrà in Sudan", ha detto al Ft il direttore dei Rapporti esterni del ministero degli Investimenti. Il New York Times denunciava infatti due giorni fa come il cibo prodotto oggi in Sudan venisse venduto all'estero, mentre nella regione occidentale del Darfur oltre 2,5 milioni di persone dipendono dagli aiuti alimentari internazionali per la loro sopravvivenza.

lunedì 23 giugno 2008

RISOLUZIONE 1820 ONU

Risoluzione 1820, no alla violenza sessuale in zone di guerra
di Anna Bono - 21 giugno 2008
Il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite ha approvato all'unanimità il 19 giugno una risoluzione in cui si afferma che «stupro e altre forme di violenza sessuale possono rappresentare un crimine di guerra, un crimine contro l'umanità o uno strumento di genocidio». Il Consiglio prende quindi in considerazione l'adozione di «misure contro le parti che, in situazione di conflitto armato, commettono stupri», non escludendo di deferire i colpevoli alla competente Corte Penale Internazionale dell'Aja. La risoluzione inoltre chiede a tutte le parti coinvolte in conflitti armati l' «immediata e completa cessazione» di ogni forma di violenza sessuale contro civili e rivolge al Segretario generale dell'ONU l'invito a trasmettere al Consiglio, entro il 30 giugno 2009, un rapporto che documenti i casi in cui la violenza sessuale «è stata ampiamente e sistematicamente usata contro i civili». Human Rights Watch, una delle maggiori organizzazioni non governative per la difesa dei diritti umani, ha definito la risoluzione «un atto storico». Più concretamente, Condoleezza Rice, che presiedeva la riunione del Consiglio, ha dichiarato che «la risoluzione fissa un meccanismo per far venire alla luce quelle atrocità», portando ad esempio Birmania, Sudan e Repubblica Democratica del Congo. Le parole del Segretario di Stato USA Rice evidenziano il punto debole della risoluzione che, senza dubbio, può favorire l'attivazione di un buon sistema di monitoraggio, per il quale si sono già sollecitati adeguati finanziamenti, ma che probabilmente può garantire ben poco in termini sanzionatori. È difficile infatti immaginare «misure contro le parti» che risultino davvero efficaci e men che meno può valere la minaccia di ricorrere alla Corte Penale Internazionale. Questo organismo, costituito per giudicare casi di genocidio, crimini di guerra e crimini contro l'umanità, si sta in realtà dimostrando, come era prevedibile, assai meno utile di quanto promesso: principalmente perché non dispone di una forza propria per eseguire arresti e deve perciò fare affidamento sui governi, a meno di ricorrere a metodi del tutto discutibili.
Proprio in questi giorni è scoppiato un caso clamoroso. Il procuratore della Corte, Luis Moreno Ocampo, ha rivelato alcune settimane fa di aver organizzato un'operazione, peraltro fallita, per dirottare un aereo su cui viaggiava il ministro per gli affari umanitari del Sudan, Ahmed Haroun. Il ministro da oltre un anno è stato accusato di crimini di guerra nel Darfur, insieme a Ali Kushayb, colonnello delle milizie arabe janjaweed che seminano morte e distruzione tra le etnie di origine africana di quella regione. Ma Khartoum ha finora rifiutato di consegnarli alla Corte dell'Aja sostenendo che la magistratura sudanese è perfettamente in grado di amministrare la giustizia e che la Corte non ha giurisdizione per giudicare nessun cittadino sudanese per qualsivoglia crimine: senza contare che le Nazioni Unite meglio farebbero a preoccuparsi dei ripetuti episodi di violenza anche sessuale di cui si rende responsabile il personale delle missioni di pace e dei campi per profughi, inclusi i caschi blu della Unmis, la missione incaricata di vigilare sull'applicazione degli accordi di pace che nel 2005 hanno posto fine alla guerra tra nord e sud Sudan, accusati all'inizio del 2007 di centinaia di casi di violenza sessuale, per giunta su minori.
Al momento, in effetti, forse solo la Repubblica Democratica del Congo ha consegnato spontaneamente alla Corte degli imputati: per la buona ragione che si tratta dei capi di movimenti armati antigovernativi dei quali il governo congolese si sbarazza volentieri. In compenso, l'incriminazione da parte del tribunale dell'Aja di Joseph Kony, fondatore del Lord Resistance Army, il movimento responsabile di 20 anni di guerra nel nord Uganda, ha contribuito involontariamente al fallimento dei negoziati avviati due anni fa per porre fine al conflitto. Kony infatti, come altri leader antigovernativi prima di lui, pone come condizione per deporre le armi la garanzia di non essere perseguito penalmente; anzi, sull'esempio della Sierra Leone, del Burundi e del Sudan, pretende di entrare nel governo e di integrare nell'esercito i propri combattenti: sono richieste che possono apparire assurde, ma in Africa spesso sono condizioni necessarie per la pace.

Anna Bono
bono@ragionpolitica.it




Mambo

MIA FARROW NON И PEGGIO DI BUSH?

Venerdм 20 giugno 2008

Mia Farrow, ex moglie di Woody Allen, attrice e attivista dei diritti umani, ha dichiarato al “Financial Times” che si и rivolta alla Blackwater Worldwide per tutelare i profughi del Darfur. La Blackwater Usa и la piщ grande compagnia militare privata che esiste. Un esercito ben addestrato e meglio armato di mercenari che chiunque, avendo denaro, puт assoldare. Bush ha utilizzato questa Private Military...

martedì 17 giugno 2008

Zande



Tribu del Zande nelotici di colore olivastro alti belli con danze molto vivaca e forti rittmi di tamburi....................................................azim

martedì 10 giugno 2008

Accordo Abyei


SUDAN/ ACCORDO TRA NORD E SUD SU REGIONE PETROLIFERA DI ABYEI
Sarà un arbitrato internazionale a definire linea di frontiera

Roma, 9 giu. (Apcom) - Il governo di Khartoum e gli ex ribelli del Sud Sudan hanno raggiunto un accordo sulla regione petrolifera di Abyei, teatro nelle ultime settimane della ripresa delle ostilità tra le due parti. Il Presidente Omar al Bashir e il Primo Vicepresidente Salva Kiir, leader del Sud Sudan, hanno siglato "una road map" che prevede il rientro della popolazione sfollata dopo i recenti combattimenti, l'invio di unità di sicurezza miste sudanesi e Onu, la creazione di un'amministrazione provvisoria e un arbitrato internazionale per risolvere il contenzioso riguardo il confine.

Abyei si trova a nord della contestata linea di frontiera tra nord e sud del Sudan ed è al centro di uno scontro tra Khartoum e le autorità del Sud Sudan per la ripartizione dei proventi del greggio, dopo l'accordo di pace del 2005 che ha posto fine a oltre 20 anni di guerra civile. La collocazione amministrativa della città sarà decisa nel 2011 con il referendum popolare previsto dall'accordo di pace. Stando all'accordo raggiunto da al Bashir e Salva Kiir, e riportato oggi dal Sudan Tribune, sarà un arbitrato internazionale a definire, entro sei mesi, la linea di frontiera tra nord e sud in vista del referendum del 2011. Per quanto riguarda, invece, i profitti petroliferi, l'intesa prevede che siano così ripartiti: il 50% al governo nazionale, il 42% al governo del Sud Sudan, il 2% alla regione Bahr el Ghazal, il 2% al Kordofan Occidentale, il 2% alla popolazione Ngok Dinka e il restante 2% alla popolazione Misseriya.

Gli scontri del mese scorso hanno fatto temere la ripresa della guerra civile nel Paese. Stando a stime Onu, sono circa 90.000 le persone fuggite da Abyei a causa degli scontri.

Ecco va bene senza guerra e guerriglia..evitare scontro armato.....................................azim

venerdì 30 maggio 2008

Mercato del Cammelli




Il mercato in Sudan anzi a Portsudan ha piu aspetti cosi molti belli perche in questa foto il mercato e di cammelli che si usano o per viaggare nel deserto perche sopportano il caldo e non bevanno aqua per quindici giorni altrimente e un alimento molto gradito solo che ha carne grasso ma molto nutretivo, e un animale molto intelegente non dimendica mai che lo ha fatto del male e tenda di vendicare.....eh cosi meglio stare alla larga e non menarlo ma trattarlo bene.

sabato 24 maggio 2008

TRE PERSONE CAPI MA UNA FACIA





DARFUR/ LEADER RIBELLI JEM: ATTACCHEREMO GOVERNO FUORI DAL DARFUR
Portavoce Slm: ci stiamo coordinando con tutte le fazioni ribelli
postato 1 giorno fa da APCOM
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Roma, 22 mag. (Apcom) - Il leader dei ribelli del Movimento per la giustizia e l'uguaglianza (Jem), Khalil Ibrahim, si dice pronto a lanciare attacchi al governo sudanese fuori dai confini territoriali del Darfur, ma non esclude colloqui di pace con Khartoum per una risoluzione pacifica del conflitto in atto dal 2003 nella regione occidentale del Paese.
"L'incursione a Khartoum - ha detto Ibrahim al quotidiano panarabo al Sharq al Awsat - ha dimostrato le nostre capacità e che il governo sudanese è una tigre di carta, la cui unica forza è la propaganda. Da oggi non combatterò più in Darfur". Contattato da Apcom, anche un portavoce dell'altro gruppo di ribelli del Darfur, il Movimento per la liberazione del Sudan (Slm), ha riferito di consultazioni in corso per coordinare l'azione di tutte le fazioni dei ribelli, circa 10, contro il governo di Khartoum, "fuori dal Darfur". Secondo il portavoce dell'Slm, il conflitto sarebbe entrato in una "nuova fase", dal momento in cui Khartoum ha cominciato a prendere di mira i darfuriani in tutto il Paese.
Nell'intervista, Ibrahim ha offerto anche la sua versione dei fatti sull'attacco lanciato il 10 maggio scorso a Omdurman, sulla riva opposta del Nilo rispetto a Khartoum, smentendo di essere fuggito. "Dopo l'attacco sono rimasto per 72 ore a Omdurman, senza nascondermi - ha raccontato - a nascondersi sottoterra, in luoghi prestabiliti, sono stati i simboli del regime".
Ibrahim non chiude però le porte a un negoziato di pace: "l'opzione della pace è ancora in piedi, ma ripeteremo l'attacco più volte in caso di un rifiuto del governo di Khartoum". Nei giorni scorsi, il Presidente dell'Unione africana (Ua), Jean Ping, ha avviato una mediazione di pace tra Sudan e Ciad, accusato da Khartoum di sostenere i ribelli, e ha affermato che l'attacco contro la capitale non fermerà il negoziato di pace avviato dall'Ua e dalle Nazioni Unite.
Il conflitto è scoppiato in Darfur nel febbraio 2003, quando le tribù africane dei Fur, Zaghalit e Masalit hanno imbracciato le armi contro il governo arabo di Khartoum per rivendicare una maggiore partecipazione all'amministrazione del Paese e una più equa distribuzione della ricchezza nazionale, da investire nella regione, afflitta da sottosviluppo e dall'avanzare della desertificazione. Sono almeno 300.000 le persone morte finora, stando a stime Onu, e oltre 2,5 milioni i profughi

IL POPOLO SUDANESE NON DEVE CREDERE A QUESTI FURFANTI.......AZIM

Alcuni notizie del Sudan

GUANTANAMO/ DOPO SEI ANNI MILITANTE PUO' TELEFONARE ALLA FAMIGLIA
Un giudice ha ordinato all'esercito americano di permetterlo
postato 1 giorno fa da APCOM
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Guantanamo, 23 mag. (Ap) - Un giudice ha ordinato all'esercito americano di autorizzare un presunto militante di al-Qaida a telefonare alla sua famiglia in Sudan per preparare la sua difesa al processo per crimini di guerra a Guantanamo.
Il detenuto, Ibrahim al-Qosi, si lamentava di non aver avuto alcun contatto con l'esterno dal suo arrivo nella base militare americana nell'isola di Cuba, sei anni e mezzo or sono. Ha detto al giudice di aver bisogno di chiamare suo fratello in Sudan perchè gli trovasse un avvocato per difenderlo al processo.
Al-Qosi ieri sera ha potuto parlare per circa un'ora con la sua famiglia, ha riferito il comandante Pauline Storum, portavoce del centro di detenzione di Guantanamo. L'uomo, 47 anni, è accusato di aver esercitato le funzioni di contabile e tesoriere di al-Qaida durante gli anni 1990 quando la rete terrorista era presente in Sudan e in Afghanistan. Sarebbe poi stato una delle guardie del corpo di Osama bin Laden.
Se sarà riconosciuto colpevole di cospirazione e di sostegno materiale al terrorismo rischierà l'ergastolo.


Il dott. Bertola, di ritorno dal Sudan, racconta...
Canelli. Il dott. Pier Luigi Bertola, appena ritornato dal suo avventuroso viaggio umanitario in Sudan, ci ha fatto pervenire una simpatica relazione.
"Il viaggio del CISS (Cooperazione internazionale solidarietà sanitaria) cui ho partecipato con l'amico veterinario di Monastero Bormida Piero Sburlati, il fratello Gian Carlo è iniziato ad Alessandria d'Egitto. Dopo aver pagato un'ingente tassa doganale (circa 1500 dollari), sdoganato il furgone, accompagnati da un funzionario, via terra, abbiamo percorso i 1250 km, fino ad Assuan. Imponenti le piramidi di Giza. Lungo il Nilo, dove vive la maggior parte degli egiziani, si vedono carretti, trainati da magri asinelli, che trasportano qualche sacco di patate o di cipolle, sovente guidati da ragazzini che ci salutano con entusiasmo. Andando verso sud, le donne hanno quasi tutte il velo e gli uomini invece indossano il caffettano. La loro guida è caotica: quasi tutti sorpassano a destra e guidano contromano. Dopo Quena, il viaggio diviene quasi impossibile perché, avendo rifiutato la scorta del poliziotto, ad ogni posto di blocco veniamo fermati e ci viene richiesto un pagamento in denaro e lunghe procedure burocratiche. Luxor ci appare con i suoi suggestivi monumenti faraonici, immersi fra il verde delle palme. Particolarmente suggestivi i mercatini arabi con i loro profumi, i mille colori e i vestiti caratteristici e variopinti. E' sempre molto difficile scattare foto: più di una volta, siamo stati rimproverati dalla gente. Ad Assuan, dopo 9 ore di snervante attesa, riusciamo ad imbarcarci, ma senza il nostro furgone carico di materiale sanitario, che viene invece imbarcato sopra una chiatta che impiegherà 2 giorni a coprire i 300 km del lago Nasser sorto dalla diga di Assuan. Dopo oltre 19 ore di navigazione, non vi dico in che condizioni, arriviamo in Sudan. La prima cittadina, se così si può chiamare, Wadi Halfa ci accoglie con un'enorme distesa di sabbia di cui non si vede il termine. Comincia il grande deserto sudanese che ci accompagnerà per tutto il viaggio di andata. Mille km fino a Khartoum di cui 400 di piste con pericoli di insabbiamento e di perdita della direzione, ciò che è costato la vita a due viaggiatori. Le provviste di acqua cominciano a scarseggiare, ma non osiamo bere presso i pochi villaggi che incontriamo perché l'acqua ha un colore ed un odore strano. Di notte rimaniamo insabbiati e perdiamo la giusta direzione. La paura aumenta. Riprendiamo, all'alba, la ricerca della pista, sperando che sia quella giusta. In 24 ore abbiamo coperto i primi 400 km, i più impegnativi di tutto il viaggio. Quando intravediamo l'asfalto, anche noi gridiamo 'terraaa', ed il cuore si allarga! Alle 22 arriviamo a Khartoum dove, dai Salesiani, ci aspetta una buona doccia, un buon pasto e possiamo dormire, in letti normali, dopo aver riposato solo qualche ora al giorno. Nel scaricare il materiale presso un ospedale di Khartoum, ci accorgiamo che le medicine dell'armadietto sono scarse per cui, con i soldi che ci hanno dato alcuni amici, comperiamo una scorta di antibiotici che servirà a salvare qualche bambino dalle micidiali febbri intestinali che, in Italia, si curano con pochi sulfamidici, ma che, a queste latitudini, sono a rischio della vita!
Ringrazio la concessionaria Iveco di Asti del rag. Garelli coadiuvato dal rag. Bodriti che ci hanno fornito, gratuitamente, il furgone e la Messina linee di Genova nella persona di Roberto Merello per averci aiutato nel trasporto del furgone da Genova ad Alessandria d'Egitto e viceversa.
Chi volesse aiutarci all'acquisto di farmaci, potrebbe donare nella dichiarazione dei redditi il 5x1000 al numero di codice fiscale 91009530055 oppure mettersi in contatto con noi telefonando al numero 3463723950".

lunedì 12 maggio 2008

War near Khartoum ... Guerra al porta di Khartoum





قال مساعدون لزعيم المعارضة الاسلامي حسن الترابي ان السودان اعتقل الترابي واربعة اخرين من كبار اعضاء حزبه اليوم الاثنين بعد الهجوم الذي شنه على الخرطوم متمردون مرتبطون به تاريخيا.

قال مساعدون لزعيم
المعارضة الاسلامي حسن الترابي ان السودان اعتقل الترابي واربعة
اخرين من كبار اعضاء حزبه اليوم الاثنين بعد الهجوم الذي شنه
على الخرطوم متمردون مرتبطون به تاريخيا.


وقال عوض بابكر السكرتير الشخصي للترابي لرويترز ان قوات
الامن جاءت في ساعة مبكرة من صباح اليوم والقت القبض على
الترابي .


وكان خليل ابراهيم وزعماء اخرون لحركة العدل والمساواة
المتمردة في دارفور والتي هاجمت احدى ضواحي الخرطوم يوم السبت
انصارا للترابي في الماضي . ولكن الترابي ينفي اي دعم لحركة
العدل والمساواة.


ويمثل هذا الهجوم اول مرة يصل فيها القتال الى العاصمة
السودانية منذ عقود من الصراع بين الحكومة المركزية التي يهمين
عليها تقليديا العرب والمتمردين من مناطق هامشية.


وقال نجل الترابي ان قوات الامن اعتقلت اباه في مزله بعد
ساعة واحدة تقريبا من عودته من مؤتمر لحزب المؤتمر الوطني الذي
يتزعمه في ولاية سنار القريبة.


واضاف صديق الترابي انهم يريدون الانحاء باللائمة على الحزب
فيما حدث.


وكان الترابي من انصار الرئيس عمر حسن البشير الى ان
انشقا في صراع مرير على السلطة في عام 1999-2000.


ومنذ ذلك الوقت يدخل الترابي السجن ويخرج منه ولكن افرج
عنه مع كل السجناء السياسيين الاخرين بعد اتفاقية سلام بين
الشمال والجنوب في عام 2005.
Khartoum, 16:51
SUDAN: SCONTRI CON RIBELLI DARFUR,COPRIFUOCO IN CAPITALE
Si sono estesiad alcunio settori della periferia nord di Khartoum gli scontri tra truppe regolari sudanesi e ribelli del Darfur appartenenti al Jem, il Movimento per la Giustizia e l'Eguaglianza, in corso da giovedi' nella provincia limitrofa del Kordofan Settentrionale, che si estende poche decine di chilometri a ovest: lo hanno denunciato fonti dell'Esercito, secondo cui nella capitale e' stato imposto il coprifuoco notturno, che va ad aggiungersi alla misure straordinarie gia' adottate in precedenza per l'approssimarsi alla citta' delle milizie provenienti dalla tormentata regione occidentale del Sudan. Si tratta dell'attacco piu' in profondita' verso il cuore del regime mai sferrato dai guerriglieri del Darfur, che le autorita' locali accusano di farsi appoggiare militarmente dal confinante Ciad
Ma che cosa sta succedendo speriamo bene

mercoledì 7 maggio 2008

Sudan History



Sudan Civil War
The ongoing civil war has displaced more than 4 million southerners. Some fled into southern cities, such as Juba; others trekked as far north as Khartoum and even into Ethiopia, Kenya, Uganda, Egypt, and other neighboring countries. These people were unable to grow food or earn money to feed themselves, and malnutrition and starvation became widespread. The lack of investment in the south resulted as well in what international humanitarian organizations call a “lost generation” who lack educational opportunities, access to basic health care services, and little prospects for productive employment in the small and weak economies of the south or the north.
The SPLA, and its NDA allies have received political, military and logistical support primarily from Ethiopia, Uganda and Eritrea. These states were firmly behind efforts to overthrow the Sudan Government and install in its place Sudanese opposition groups, operating under the umbrella of a coalition known as the National Democratic Alliance (NDA). From the outset, the SPLA had the support of the Government of Ethiopia. Uganda provided the SPLA with access to arms and permission to train its forces within its territory. Eritrea allowed the SAF to use its territory for training, and supports its activities. They received indirect support from the United States. The US allocated $20 million in “non-lethal” military assistance to SPLA supporters (Uganda, Eritrea, Ethiopia) in February 1998 for defense against opposition groups in their countries backed by Sudan. Sudan has long accused Eritrea, which has a hostile relationship with Khartoum, of providing training facilities and arms to the SPLA in the south, to rebel forces in Darfur, and another rebel group called Beja Congress in the east.
Sudan has two distinct major cultures--Arab and Black African--with hundreds of ethnic and tribal divisions and language groups, which makes effective collaboration among them a major problem.
The northern states cover most of the Sudan and include most of the urban centers. Most of the 22 million Sudanese who live in this region are Arabic speaking Muslims, though the majority also use a traditional non-Arabic mother tongue (i.e., Nubian, Beja, Fur, Nuban, Ingessana, etc.) Among these are several distinct tribal groups; the Kababish of northern Kordofan, a camel-raising people; the Ja’alin and Shaigiyya groups of settled tribes along the rivers; the seminomadic Baggara of Kordofan and Darfur; the Hamitic Beja in the Red Sea area and Nubians of the northern Nile areas, some of whom have been resettled on the Atbara River; and the Negroid Nuba of southern Kordofan and Fur in the western reaches of the country.
The southern region has a population of around 6 million and a predominantly rural, subsistence economy. This region has been negatively affected by war for all but 10 years of the independence period (1956), resulting in serious neglect, lack of infrastructure development, and major destruction and displacement. More than 2 million people have died, and more than 4 million are internally displaced or become refugees as a result of the civil war and war-related impacts. Here the Sudanese practice mainly indigenous traditional beliefs, although Christian missionaries have converted some. The south also contains many tribal groups and uses many more languages than in the north. The Dinka (pop. est. more than 1 million) is the largest of the many Black African tribes of the Sudan. Along with the Shilluk and the Nuer, they are among the Nilotic tribes. The Azande, Bor, and Jo Luo are “Sudanic” tribes in the west, and the Acholi and Lotuhu live in the extreme south, extending into Uganda.
Sudan was a collection of small, independent kingdoms and principalities from the beginning of the Christian era until 1820-21, when Egypt conquered and unified the northern portion of the country. Historically, the pestilential swamps of the Suud discouraged expansion into the deeper south of the country. Although Egypt claimed all of the present Sudan during most of the 19th century, it was unable to establish effective control over southern Sudan, which remained an area of fragmented tribes subject to frequent attacks by slave raiders.
In 1881, a religious leader named Muhammad ibn Abdalla proclaimed himself the Mahdi, or the “expected one,” and began a religious crusade to unify the tribes in western and central Sudan. His followers took on the name “Ansars” (the followers) which they continue to use today and are associated with the single largest political grouping, the Umma Party, led by the descendant of the Mahdi, Sadiq al Mahdi. Taking advantage of conditions resulting from Ottoman-Egyptian exploitation and maladministration, the Mahdi led a nationalist revolt culminating in the fall of Khartoum in 1885. The Mahdi died shortly thereafter, but his state survived until overwhelmed by an Ango-Egyptian force under Lord Kitchener in 1898. Sudan was proclaimed a condominium in 1899 under British-Egyptian administration. While maintaining the appearance of joint administration, the British Empire formulated policies, and supplied most of the top administrators.

E SOLO SPORT ..LONTANO DELLA POLITICA




ATTIVISTI AFRICANI ED EUROPEI PER IL DARFUR CHIEDONO AI LEADERS DEL MONDO DI NON PARTECIPARE ALLE CERIMONIE DI APERTURA DELLE OLIMPIADI

ITALIANS FOR DARFUR e altre organizzazioni umanitarie internazionali rivolgono un appello per il dispiegamento dei peacekeepers in Darfur.

07/05/2008 - Roma – Quindici organizzazioni umanitarie africane ed europee da dieci diverse nazioni, inclusa ITALIANS FOR DARFUR, hanno sottoscritto un appello ai leaders del mondo affinché non partecipino alla cerimonia di apertura delle Olimpiadi di Pechino in Agosto, finchè i peacekeepers della missione congiunta delle Nazioni Unite e dell’ Unione Africana in Darfur (UNAMID) non saranno effettivamente in grado di proteggere i civili del Darfur. Già il mese scorso, gli attivisti statunitensi avevano denunciato la complicità della Cina nel permettere al governo del Sudan di protrarre la terribile campagna contro i civili del Darfur. ITALIANS FOR DARFUR ha sottoscritto questo comunicato e si augura che il Capo del Governo non partecipi alle cerimonie di apertura dei giochi olimpici.

“Come possono i leaders del mondo guardare la luce della torcia olimpica – sotto lo slogan “Un solo mondo, un solo sogno” – senza prendere alcuna azione per spegnere le fiamme della violenza che ancora bruciano gli uomini, le donne e i bambini indifesi del Darfur?” domandano le organizzazioni nel loro comunicato congiunto. “Chiediamo ai leaders del mondo di non partecipare alla cerimonia di apertura delle Olimpiadi di Pechino del 2008. Come sostenitori dei diritti umani in Darfur, continueremo a lanciare questo appello finchè le forze di pace delle Nazioni Unite e dell’Unione Africana non saranno dispiegate effettivamente in difesa dei civili in Sudan.”

Le organizzazioni firmatarie dell’appello congiunto sono: STAND (Canada); Arab Program for Human Rights Activists (Egitto); Cairo Institute for Human Rights Studies (Egypt); Collectif Urgence Darfour (Francia); Darfuri Association (Germania); Genocide Alert (Germania); Media Foundation for West Africa (Ghana); Italians for Darfur (Italia); National Association of Seadogs International (Nigeria); Socio-Economic Rights & Accountability Project (Nigeria); Rencontre Africaine pour la Defense des Droits de l’Homme (Senegal); West African Refugees and Internally Displaced Persons Network (Senegal); Human Rights Institute of South Africa; Waging Peace (UK); e Darfur Union (UK).

In quanto princiapale partner politico e commerciale, primo fornitore di armi e primo investitore straniero in Sudan, la Cina può assumere un ruolo fondamentale nel portare la pace e la sicurezza agli abitanti del Darfur. In particolare, la Cina potrebbe usare la sua influenza sul Governo sudanese affinchè permetta l’effettivo e completo dispiegamento della missione di pace UNAMID; rispettare il trattato di pace Nord-Sud e partecipare in maniera costruttiva al processo di pace in Darfur; assicurare, senza restrizioni, l’invio degli aiuti umanitari in Darfur e Ciad.


“A Pechino non dovrebbe essere consentito di illuminarsi del caldo scintillio della pace e della fratellanza associato all’apertura dei giochi se la Cina continua a permettere le atrocità in Darfur e se non ha ancora fatto quello che dovrebbe fare per portare la pace e la sicurezza in Sudan.”

Il comunicato – che non è un appello alle Nazioni, agli atleti o agli sponsor a boicottare gli eventi sportivi dei Giochi Olimpici – vuole porre il problema se sia conveniente partecipare alle solenni e fastose cerimonie di apertura mentre la gente del Darfur continua a soffrire.
Da quando l’appello è stato lanciato per la prima volta dalle organizzazioni umanitarie statunitensi, diversi Capi di Governo del mondo, come i candidati presidenziali degli Stati Uniti, hanno già annunciato che non parteciperanno alle cerimonie di apertura dei giochi olimpici o hanno espresso perplessità sulla loro partecipazione.


Link: Italians for Darfur
di Mauro Annarumma
Mauro Annarumma

(Fonte notizia: Italian Blogs for Darfur)

LO SPORT E OLIMPIADI NON E POLITICA FATTI IL MODO CHE QUESTI RAGAZZI DARFURIANI ANCHE LORO VINCANO LORO DEL'OLIMPIADI......e un sport non politica........azim

martedì 6 maggio 2008

peace now





علقت الفصائل الموقعة على اتفاق ابوجا لسلام دارفور مشاركتها فى حكومة الوحدة الوطنية احتجاجا على ما أسمته البطء فى تنفيذ بنود ما تم الاتفاق عليه في مايو/آيار 2006 .
وحمل فصيل ميني أركو ميناوي بحركة تحرير السودان أبرز الموقعين على اتفاق أبوجا المؤتمر الوطني لحاكم مسؤولية التباطؤ في تنفيذ الاتفاقية .
واتهم ميناوي كبير مساعدي الرئيس السوداني ورئيس السلطة الانتقالية لاقليم دارفور في مؤتمر صحفي عقده الأحد الحكومة بأنها غير راغبة في اعادة النازحين واللاجئين الى مناطقهم.
لكن المؤتمر الوطنى الحاكم لا يقر بوجهة نظر شركائه فى اتفاق سلام دارفور.
ويرى الحزب الحاكم أن معظم بنود الاتفاق تم تنفيذها ، وان عقبات موضوعية حالت دون تنفيذ بعضها.
في الوقت ذاته اتهم حسن برقو القيادي في المؤتمر الوطني حاملي السلاح من بقية فصائل التمرد بإعاقة جهود تنفيذ الاتفاقية واستخدامهم النازحين واللاجئين كدروع بشرية لتنفيذ مخططاتهم.
ووصف برقو الحركات الموقعة على اتفاق أبوجا بانها تعاني من الخلافات الداخلية فيما بينها الامر الذي اثر على سير الاتفاقية على حد قوله.
يذكر ان اتفاقية السلام الموقعة في ابوجا قد اكملت عامها الثاني من دون ان يتحقق سلام ملموس على ارض الواقع في الاقليم.
وتشير تقارير الامم المتحدة الى ان حالة الانفلات الأمنى لا تزال تسجل مستويات عالية ، وتعوق الجهود المبذولة لتحسين الوضع الانسانى وتوصيل المساعدات الى ضحايا الصراع. الوضع الميداني
وفي تطور آخر قالت حركة العدل والمساواة الغير منضمة لاتفاق أبوجا إن 14 مدنيا قتلوا في غارات شنتها القوات الحكومية السودانية على مدى ثلاثة أيام على ولاية شمال دارفور.
وذكر أحمد حسين آدم متحدث باسم الحركة لوكالة فرانس برس إن ثلاثة نساء وطفلين كانوا ضمن 11 قتيلا سقطاو في غارة الأحد استهدفت سوقا في قرية شقيق كارو.
وقال آدم إن هجمات الجيش السوداني" تستهدف عمدا المدنيين" مؤكدا أنه لم يكن هناك أي عنصر مسلح من المتمردين في المناطق التي تعرضت للقصف.
وأضاف أنه أصبح واضحا أن الحكومة السودانية لاتريد التوصل إلى أي حل سياسي.
وكانت الأمم المتحدة قد اعلنت الشهر الماضي أن عدد ضحايا النزاع في إقليم دارفور وصل إلى 300 ألف قتيل بينما تقول الخرطوم إن العدد أقل من ذلك بكثير.
KHARTOUM, May 5 (Reuters) - Sudanese government bombs have
hit a primary school and a busy market place in Darfur, killing
at least 13 people, including seven children, two aid
organisations said on Monday.


The Sudanese army was not immediately available to comment
but has repeatedly denied bombing in the area, which would be a
violation of a U.N. Security Council resolution banning all
offensive flying.


The aid groups said a government Antonov plane bombed the
village of Shegeg Karo in North Darfur on Sunday. If confirmed,
it would be the deadliest bombing raid in Darfur in years.


"According to information gathered by the villagers of
Shegeg Karo, the Antonov hovered for a long time and then bombed
repeatedly," a joint statement from Darfur Diaries and the
Darfur Peace and Development Organisation said.


"The Shegeg Karo school was hit and one classroom was
destroyed. It was in session," it added. The youngest child to
die was 5-year-old Yusuf Adam Hamid. It said two other children
were seriously wounded and 30 more lightly wounded.


Both organisations fund the primary school of 238 students.


The groups said the market was also hit with six people
reported killed and 20 shops destroyed. They said it was unclear
how many people were wounded at the market place. Hundreds of
women usually gather there on market day.


Last week, a joint U.N.-African Union peacekeeping mission
confirmed rebel reports of bombing in North Darfur in spite of
government denials.

CONDEMNATION


On Monday UNAMID force commander Martin Luther Agwai issued
a statement expressing deep concern at the "rising toll of
civilian deaths and casualties as a result of the recent bombing
of villages in Darfur."


It called the reported bombing raids: "unacceptable acts
against civilians, compounding the extent of displacement,
insecurity and untold human suffering."


UNAMID said it was mobilising its helicopters to evacuate
the injured.


Darfur rebels said three other areas were bombed on Sunday.
Ein Sirro and Jabel Medop in North Darfur and an area in West
Darfur near rebel-held Jabel Moun. There were no reports of
casualties.


International experts estimate some 200,000 people have died
and 2.5 million been driven from their homes in five years of
revolt in Darfur. Khartoum blames the Western media for
exaggerating the conflict and puts the death toll at 10,000.


Deployment of the peacekeeping force, set to become the
world's biggest, has been slow.


A May 2006 peace deal was signed by one of three rebel
negotiating factions. But little has been done to implement the
deal while insecurity has worsened because of infighting between
rebel factions.


Minni Arcua Minnawi, a former rebel who signed the 2006 and
became a presidential assistant, said he was suspending
participation in the government for one day in protest at the
lack of political will from President Omar Hassan al-Bashir's
government.


"The government is not serious and not committed to the
peace deal," said a Minnawi spokesman, al-Tayyib Khamis.


Sudan is asking donor nations meeting in Norway this week
for $6 billion over the next three years to help rebuild after
decades of civil wars. A 2005 peace deal ended war between north
and south, but did not cover Darfur.

LOOK THE PROCEEDING OF DEVELOPMENT WE WANT PEACE NOW DARFUR LIVE THE DARFURIANS IN PEACE

venerdì 2 maggio 2008

Diga sul nilo


SUDAN/ CONTRATTO DA 396 MLN USD CON DUE AZIENDE CINESI PER DIGA
Progetto finanziato da diversi fondi di sviluppo arabi
Roma, 28 apr. (Apcom) - Il governo sudanese ha firmato un contratto da 396 milioni di dollari (oltre 253 milioni di euro) con due aziende cinesi per innalzare la diga Roseires lungo il Nilo Blu, a circa 520 chilometri a sud-est di Khartoum. Il contratto prevede che i finanziamenti siano garantiti da diversi fondi di sviluppo arabi, mentre i servizi di consulenza sono stati appaltati all'azienda australiana Smec International e alla francese Coyne et Bellier.
Il contratto con le due aziende cinesi, la Sinohydro Corp e la China International Water&Electric Corp (Cwe), è stato siglato alla presenza del Presidente sudanese Omar al Bashir. Stando a quanto riferisce oggi il Sudan Tribune, la Cwe è già impegnata nella costruzione di un'altra diga nel nord del Sudan, Merowe. I finanziamenti saranno garantiti dal Fondo arabo per lo sviluppo economico, dalla Banca islamica per lo sviluppo e dal Fondo kuwaitiano per lo sviluppo economico, oltre che dal Fondo Opec e dal Fondo per lo sviluppo di Abu Dhabi.
Il progetto prevede un innalzamento di 10 metri della struttura, per aumentare le sue capacità di irrigazione e la produzione di energia. Una volta completati i lavori, ha precisato il ministro sudanese per l'Irrigazione e le risorse idriche, Mohammed Kamal, la Diga Roseires garantirà 3,7 miliardi di metri cubi di acqua, rispetto dagli attuali tre miliardi, e raddoppierà l'attuale livello di produzione di elettricità.

sabato 19 aprile 2008

Blue Nile




Waw wonderfull the seen of Blue Nile, that place near I have seen lot of animals in the forst near by and have played beside realy my heart beat for it and the fresh air mixed with grophan and flowers smell comming from the river side.

Nostalgia per il Nilo azzuro che scorre fino Egitto in Khartoum abracia il Nilo bianco per fare unico RIVER NILE fino il Medetraneo.

mercoledì 16 aprile 2008

For Darfur and the Darfurians



I had never been like to day early morning I was very happy because I had been able to achieve some thing for those nice chaps of Darfur association for me it was a big bang jump.

Some thing could be doen for the next comming monthes I should be carefull for the event as is a fundraising and so carefull for other querrells which some time burst bettween them.

mercoledì 9 aprile 2008

Acholi



Asholi una tribu del sud sudan gode di prospiro tenore di vita datto che loro sono il ( cow boys del sudan) le zebbu sono concederati rechezza ma anche loro lo mettano come dei della vita perche vivano del latte e mangiano il carni una volta al mese e qui dopo la ricca cena viene il capo con donne giovanni e cantanti con questi instrumeni e commincia una serata fino l'alba.

lunedì 31 marzo 2008

Love and kisses





No kisses .... niente bacio
Kisses are not known in Sudan for lovers and also love is supressed to be prohibted that even less i Japan because the Japanese they do not kiss but love is not supressed like Sudan..... my Rika leaves to day I can not kiss her but I can just have to bend my self to the front to tell her also good buy have a nice trip....

Ne in Giappone o Sudan due paese che non si bacia per amore specialmente in Sudan l'amore soffocato ed essere contro la legge del sharia Islamica per coè donne sono da una parte uomini dell altra parte seperati....biglietini tra innamorati viaggiano tramite bambini di età tenera tra 7-8 anni perche solo loro possonao frequentare sia il salotto delle donne e quello del uomini....ore ci sono le sms e cosi piu facile ma i baci le donne Sudanese non lo praticano.....mi recordo con la mia prima ragazza Italiana era un calvario lo ho detto che non so baciare ma mi ha detto un ragazzo di 23 anni e non sa baciare non ci credi ma stato cosi .. ho detto SAIUNARA a Rika con grande inchino ... un amore aplatonico niente sesso ne baci ne abraci .... ma E AMORE E FORTE............................................AZIMOF

mercoledì 26 marzo 2008

INCONTRO letali




Waw andando per strada non immagine che incontrare .... ma meglio la fortuna che un appuntamento con una ragazza ... sapete ho incontrato Rikako waw un saluto e siamo chiesti intrambi dove e cosa fasciamo e bellissimssimo siamo fatti tra sorisi e lei era con occiale ma bellissima come sembere mi ha fatto imparare (NAT SU MI) BOUNA GIORNATA

venerdì 21 marzo 2008

Boune Feste .... Happy eastern






BOUNA FESTE DI PASQUA

A tutti amici o passanti a questo blog.........................................azimof

Have a nice eastern, for all friends of this blog or readers.