mercoledì 7 maggio 2008
E SOLO SPORT ..LONTANO DELLA POLITICA
ATTIVISTI AFRICANI ED EUROPEI PER IL DARFUR CHIEDONO AI LEADERS DEL MONDO DI NON PARTECIPARE ALLE CERIMONIE DI APERTURA DELLE OLIMPIADI
ITALIANS FOR DARFUR e altre organizzazioni umanitarie internazionali rivolgono un appello per il dispiegamento dei peacekeepers in Darfur.
07/05/2008 - Roma – Quindici organizzazioni umanitarie africane ed europee da dieci diverse nazioni, inclusa ITALIANS FOR DARFUR, hanno sottoscritto un appello ai leaders del mondo affinché non partecipino alla cerimonia di apertura delle Olimpiadi di Pechino in Agosto, finchè i peacekeepers della missione congiunta delle Nazioni Unite e dell’ Unione Africana in Darfur (UNAMID) non saranno effettivamente in grado di proteggere i civili del Darfur. Già il mese scorso, gli attivisti statunitensi avevano denunciato la complicità della Cina nel permettere al governo del Sudan di protrarre la terribile campagna contro i civili del Darfur. ITALIANS FOR DARFUR ha sottoscritto questo comunicato e si augura che il Capo del Governo non partecipi alle cerimonie di apertura dei giochi olimpici.
“Come possono i leaders del mondo guardare la luce della torcia olimpica – sotto lo slogan “Un solo mondo, un solo sogno” – senza prendere alcuna azione per spegnere le fiamme della violenza che ancora bruciano gli uomini, le donne e i bambini indifesi del Darfur?” domandano le organizzazioni nel loro comunicato congiunto. “Chiediamo ai leaders del mondo di non partecipare alla cerimonia di apertura delle Olimpiadi di Pechino del 2008. Come sostenitori dei diritti umani in Darfur, continueremo a lanciare questo appello finchè le forze di pace delle Nazioni Unite e dell’Unione Africana non saranno dispiegate effettivamente in difesa dei civili in Sudan.”
Le organizzazioni firmatarie dell’appello congiunto sono: STAND (Canada); Arab Program for Human Rights Activists (Egitto); Cairo Institute for Human Rights Studies (Egypt); Collectif Urgence Darfour (Francia); Darfuri Association (Germania); Genocide Alert (Germania); Media Foundation for West Africa (Ghana); Italians for Darfur (Italia); National Association of Seadogs International (Nigeria); Socio-Economic Rights & Accountability Project (Nigeria); Rencontre Africaine pour la Defense des Droits de l’Homme (Senegal); West African Refugees and Internally Displaced Persons Network (Senegal); Human Rights Institute of South Africa; Waging Peace (UK); e Darfur Union (UK).
In quanto princiapale partner politico e commerciale, primo fornitore di armi e primo investitore straniero in Sudan, la Cina può assumere un ruolo fondamentale nel portare la pace e la sicurezza agli abitanti del Darfur. In particolare, la Cina potrebbe usare la sua influenza sul Governo sudanese affinchè permetta l’effettivo e completo dispiegamento della missione di pace UNAMID; rispettare il trattato di pace Nord-Sud e partecipare in maniera costruttiva al processo di pace in Darfur; assicurare, senza restrizioni, l’invio degli aiuti umanitari in Darfur e Ciad.
“A Pechino non dovrebbe essere consentito di illuminarsi del caldo scintillio della pace e della fratellanza associato all’apertura dei giochi se la Cina continua a permettere le atrocità in Darfur e se non ha ancora fatto quello che dovrebbe fare per portare la pace e la sicurezza in Sudan.”
Il comunicato – che non è un appello alle Nazioni, agli atleti o agli sponsor a boicottare gli eventi sportivi dei Giochi Olimpici – vuole porre il problema se sia conveniente partecipare alle solenni e fastose cerimonie di apertura mentre la gente del Darfur continua a soffrire.
Da quando l’appello è stato lanciato per la prima volta dalle organizzazioni umanitarie statunitensi, diversi Capi di Governo del mondo, come i candidati presidenziali degli Stati Uniti, hanno già annunciato che non parteciperanno alle cerimonie di apertura dei giochi olimpici o hanno espresso perplessità sulla loro partecipazione.
Link: Italians for Darfur
di Mauro Annarumma
Mauro Annarumma
(Fonte notizia: Italian Blogs for Darfur)
LO SPORT E OLIMPIADI NON E POLITICA FATTI IL MODO CHE QUESTI RAGAZZI DARFURIANI ANCHE LORO VINCANO LORO DEL'OLIMPIADI......e un sport non politica........azim
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