mercoledì 13 agosto 2008

Granaio del Africa


Sudan/ Non solo petrolio, Khartoum sara' granaio di Medio Oriente
Pronti 17 progetti di sviluppo agricolo, per circa un mld di Usd
postato 1 giorno fa da APCOM
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Roma, 12 ago. (Apcom) - Il Sudan punta ad attrarre investimenti per almeno un miliardo di dollari da parte di aziende asiatiche e arabe che oggi guardano al continente africano per incrementare gli approvvigionamenti alimentari dei loro Paesi. Stando a quanto riferisce il Financial Times, il ministero degli Investimenti di Khartoum ha messo a punto 17 progetti da presentare a eventuali investitori, che riguardano 880.000 ettari di terreno nel nord del Paese, per un valore di 104 miliardi di dollari (694 milioni di euro).

Khartoum punta a rafforzare il settore agricolo per limitare la sua dipendenza dalle entrate petrolifere, anche in vista del referendum del 2011 sull'indipendenza del Sud del Paese, dove si trovano le maggiore risorse di greggio. Stando a quanto riferito due giorni fa dal New York Times, oggi il Sudan coltiva già grano per conto dell'Arabia Saudita, sorgo per i cammelli degli Emirati arabi uniti e pomodori per l'esercito giordano. Il giornale della City riferisce oggi del prossimo lancio di un altro progetto agricolo per contro di Abu Dhabi, così come del crescente interesse dell'Egitto per il progetto di irrigazione sudanese denominato Gezira, che alimenta la fertilità delle terre lungo le sponde del Nilo grazie a una rete di canali.

Il Sudan viene indicato come il possibile granaio del Medio Oriente, ma il settore agricolo manca oggi di investimenti, sistemi di irrigazioni, strade, attrezzature e tecnologia. Nelle intenzioni del governo, i nuovi progetti dovrebbero favorire non solo lo sviluppo del settore, ma anche avere ricadute positive per la popolazione, a differenza di quanto fatto finora. Le aziende coinvolte dovranno infatti sottoscrivere accordi in cui "dovrà essere molto chiaro che parte del cibo rimarrà in Sudan", ha detto al Ft il direttore dei Rapporti esterni del ministero degli Investimenti. Il New York Times denunciava infatti due giorni fa come il cibo prodotto oggi in Sudan venisse venduto all'estero, mentre nella regione occidentale del Darfur oltre 2,5 milioni di persone dipendono dagli aiuti alimentari internazionali per la loro sopravvivenza.

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