Sud Sudan, martiri del petrolio
Nuovo stermino di civili per l'oro nero.
di Antonia Del Re
Una nuova emergenza umanitaria è in corso in Sudan. Secondo le stime delle Nazioni Unite sono 417 mila le persone fuggite dai territori che si trovano fra il Sudan e il Sudan del Sud, Paese nato in estate con un referendum.
Le zone da cui scappano sono martoriate da una lotta fra i guerriglieri dei movimenti indipendentisti e l'esercito di Khartum che non ha risparmiato bombardamenti aerei e assalti ai villaggi. Violenze che non possono essere documentate, a causa del divieto di ingresso in queste regioni per Onu, Ong e giornalisti, ma che sono state fotografate via satellite e mostrano villaggi distrutti e cadaveri ammucchiati in fosse comuni.
Dietro il conflitto, ancora una volta il petrolio, di cui sono ricche le regioni in cui si sta combattendo e sui cui il governo di Khartum non vuole perdere la sua influenza, visto che con l'indipendenza del Sud sono sfumati i due terzi della sua produzione di greggio.
Giovedì, 15 Dicembre 2011
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