The costs of health supplement for Italian ladies Personal Finance
Articles Monday, July 18, 2011 - 23:35 The budget of the government was approved in record time but it has created much controversy. On one side were imposed heavy sacrifices for Italian families (the total value of the project is 70 billion euros until 2014), the other has chosen to make few cuts in the cost of politics, fueling even more the ' idea that the "caste" politicians of our country did not desire or courage to actually give up their privileges. Among the most contested measures of the decree passed by the Parliament on the ticket is the restoration specialist: a whopping 15 million it will cost about 10 euros more Italian recipes and about 25 euros more on first aid is not marked by codes of urgency. [See corrective action in detail] To not be affected by these new rules will certainly be our honorable, along with their families. The reason? Paradoxically, in conjunction with the Sting on families, the Chamber has published for the first time the cost, "retail" health supplement for the benefit of the Members. A series of benefits to Members of that cost to the state coffers around 30,000 euros a day and almost 850,000 euros per month. In 2010, for example, to bear the costs of medical interventions in favor of members of the Chamber of Deputies, their relatives and former MPs, the public coffers have shelled out more than 10 million euros (10,117,000 euros). The same applies to members of the Senate, their families and former senators. The integrative health care system enjoyed by Members of the beautiful country called Asi (Medicare supplement). Entering the details of beneficiaries of Deputies, the Chamber found that the Quaestors to enjoy are, in addition to the 630 deputies, including 1,109 members of their family, owners of 1,329 life-annuities (1,388 and their families), 484 fellowship holders survivor annuity (and 25 their families), 217 deputies who are waiting to direct lifetime (386 and their families), 2 judges emeritus of View (2 and their families), 2 relatives of the judges of the Constitutional Court hold reversibility. In all, 5,574 are preferred. What are the disorders that may be used to supplement this fund? Many, even (especially) the least serious. For example, 30 per cent of the fund was intended to dental care: 3 million and 92 thousand euros. To have healthy teeth and smiles, every household has available a sum of 23,240 euros for 5 years. Among the items of expenditure there is also that for the psychotherapies. Lawmakers have made us more anxious and fragile to spend 204,000 euros for the state shrinks and psychologists, 2% of the budget. The term "hospitalizations and interventions" of various kinds, the Chamber has hunted from their pockets (and therefore, from those of the contributors) as many as 3 million and 173 thousand euros. And if the Italians the ticket increase, parliamentarians and their families are almost totally reimbursed: the amount paid for this item of expenditure is 153,000 euros. Instead, the outlay for the investigation of various types is about 500,000 euros. Members who do not have facts to miss even cures. Available for the treatment of this kind were made in 2010 more than 204,000 euros and the annual ceiling of which could benefit from each honorable (including family) was of 1,240 euros. Staying on the subject of welfare, one of the most comprehensive is probably the voices of "physical therapy", which includes anti-stress treatments, thalassotherapy and services that would be easier to find in a modern spa in a hospital. For this type of "treatment" used in 2010 were around one million euros, 10% of the budget (with a ceiling for every honorable, family included, to 1,860 per year). A final example: to intervene on varicose veins, presumably of the honorable deputies and wives, the outflow was 28,000 euros (with a parliamentary fund for each equal to 775 per year).
I costi della sanità integrativa per gli onorevoli italiani
Articoli di Finanza Personale
lunedì, 18 luglio 2011 - 23:35
La manovra finanziaria del governo è stata approvata a tempo di record ma ha creato molte polemiche. Da una parte sono stati imposti pesanti sacrifici alle famiglie italiane (il valore complessivo dell'intervento è di 70 miliardi di euro fino al 2014), dall'altra si è scelto di effettuare pochissimi tagli ai costi della politica, alimentando ancora di più l'idea che la "casta" dei politici del nostro Paese non abbia voglia né coraggio di rinunciare davvero ai propri privilegi. Tra le misure più contestate del decreto varato dal Parlamento c'è il ripristino del ticket sulle visite specialistiche: un salasso che costerà a 15 milioni di italiani circa 10 euro in più sulle ricette e 25 euro in più sugli interventi di pronto soccorso non contrassegnati dai codici di urgenza.
[Scopri la manovra correttiva nel dettaglio]
A non essere colpiti da queste nuove norme saranno sicuramente i nostri onorevoli, insieme ai loro familiari. Il motivo? Paradossalmente, proprio in concomitanza con la stangata sulle famiglie, la Camera ha pubblicato per la prima volta i costi "al dettaglio" della sanità integrativa a beneficio dei deputati. Una serie di prestazioni a favore degli onorevoli che costano alle casse dello Stato circa 30.000 euro al giorno e quasi 850.000 euro al mese. Nel 2010, per esempio, per sostenere le spese degli interventi medici a favore dei membri di Montecitorio, dei loro parenti e degli ex deputati, le casse pubbliche hanno sborsato oltre 10 milioni di euro (10.117.000 euro). Lo stesso vale per i membri di Palazzo Madama, i loro familiari e gli ex senatori.
Il sistema sanitario integrativo di cui beneficiano gli onorevoli del Belpaese si chiama Asi, (Assistenza sanitaria integrativa). Entrando nel dettaglio dei beneficiari di Montecitorio, i questori della Camera hanno rilevato che a goderne sono, oltre ai 630 deputati, anche 1.109 loro familiari, 1.329 titolari di assegni vitalizi (e 1.388 loro familiari), 484 titolari di assegno vitalizio di reversibilità (e 25 loro familiari), 217 deputati che sono in attesa di vitalizio diretto (nonché 386 loro familiari), 2 giudici emeriti della Consulta (e 2 loro familiari), 2 parenti dei giudici della Corte Costituzionale titolari di reversibilità. In tutto, fanno 5.574 privilegiati.
Quali sono i disturbi per cui è possibile ricorrere a questo fondo integrativo? Tantissimi, anche (e soprattutto) quelli meno gravi. Per esempio, il 30 per cento dell'intero fondo è stato destinato a cure odontoiatriche: 3 milioni e 92 mila euro. Per avere denti sani e sorrisi smaglianti, ogni nucleo familiare ha a disposizione una somma di 23.240 euro per 5 anni. Tra le voci di spesa c'è anche quello per le psicoterapie. I parlamentari più ansiosi e fragili hanno fatto spendere allo Stato 204.000 euro per strizzacervelli e psicologi, pari al 2% del budget a disposizione. Per "ricoveri e interventi" di varia natura, la Camera ha cacciato dalle proprie tasche (e quindi, da quelle dei contribuenti) ben 3 milioni e 173 mila euro.
E se per gli italiani i ticket aumentano, ai parlamentari e ai loro familiari vengono quasi totalmente rimborsati: la cifra pagata per questa voce di spesa è 153.000 euro. Invece, l'esborso per gli accertamenti di vario tipo è di circa 500.000 euro. I deputati non si sono fatti mancare neanche le cure termali. A disposizione per i trattamenti di questo genere sono stati messi nel 2010 più di 204.000 euro e il plafond annuale di cui poteva usufruire ciascun onorevole (familiari compresi) è stato di 1.240 euro.
Restando in tema di benessere, una delle voci più onnicomprensive è probabilmente quella della "fisioterapia", che include trattamenti antistress, talassoterapia e servizi che sarebbe più facile trovare in una moderna spa che in un ospedale. Per questo tipo di "cure", nel 2010 sono stati impiegati circa un milione di euro, il 10% dell'intero budget, (con un plafond per ogni onorevole, famiglia compresa, di 1.860 euro all'anno). Un ultimo esempio: per intervenire sulle vene varicose, presumibilmente delle deputate e delle mogli degli onorevoli, l'esborso è stato di 28.000 euro (con un fondo per ciascun parlamentare pari a 775 euro l'anno).
I costi della sanità integrativa per gli onorevoli italiani
Articoli di Finanza Personale
lunedì, 18 luglio 2011 - 23:35
La manovra finanziaria del governo è stata approvata a tempo di record ma ha creato molte polemiche. Da una parte sono stati imposti pesanti sacrifici alle famiglie italiane (il valore complessivo dell'intervento è di 70 miliardi di euro fino al 2014), dall'altra si è scelto di effettuare pochissimi tagli ai costi della politica, alimentando ancora di più l'idea che la "casta" dei politici del nostro Paese non abbia voglia né coraggio di rinunciare davvero ai propri privilegi. Tra le misure più contestate del decreto varato dal Parlamento c'è il ripristino del ticket sulle visite specialistiche: un salasso che costerà a 15 milioni di italiani circa 10 euro in più sulle ricette e 25 euro in più sugli interventi di pronto soccorso non contrassegnati dai codici di urgenza.
[Scopri la manovra correttiva nel dettaglio]
A non essere colpiti da queste nuove norme saranno sicuramente i nostri onorevoli, insieme ai loro familiari. Il motivo? Paradossalmente, proprio in concomitanza con la stangata sulle famiglie, la Camera ha pubblicato per la prima volta i costi "al dettaglio" della sanità integrativa a beneficio dei deputati. Una serie di prestazioni a favore degli onorevoli che costano alle casse dello Stato circa 30.000 euro al giorno e quasi 850.000 euro al mese. Nel 2010, per esempio, per sostenere le spese degli interventi medici a favore dei membri di Montecitorio, dei loro parenti e degli ex deputati, le casse pubbliche hanno sborsato oltre 10 milioni di euro (10.117.000 euro). Lo stesso vale per i membri di Palazzo Madama, i loro familiari e gli ex senatori.
Il sistema sanitario integrativo di cui beneficiano gli onorevoli del Belpaese si chiama Asi, (Assistenza sanitaria integrativa). Entrando nel dettaglio dei beneficiari di Montecitorio, i questori della Camera hanno rilevato che a goderne sono, oltre ai 630 deputati, anche 1.109 loro familiari, 1.329 titolari di assegni vitalizi (e 1.388 loro familiari), 484 titolari di assegno vitalizio di reversibilità (e 25 loro familiari), 217 deputati che sono in attesa di vitalizio diretto (nonché 386 loro familiari), 2 giudici emeriti della Consulta (e 2 loro familiari), 2 parenti dei giudici della Corte Costituzionale titolari di reversibilità. In tutto, fanno 5.574 privilegiati.
Quali sono i disturbi per cui è possibile ricorrere a questo fondo integrativo? Tantissimi, anche (e soprattutto) quelli meno gravi. Per esempio, il 30 per cento dell'intero fondo è stato destinato a cure odontoiatriche: 3 milioni e 92 mila euro. Per avere denti sani e sorrisi smaglianti, ogni nucleo familiare ha a disposizione una somma di 23.240 euro per 5 anni. Tra le voci di spesa c'è anche quello per le psicoterapie. I parlamentari più ansiosi e fragili hanno fatto spendere allo Stato 204.000 euro per strizzacervelli e psicologi, pari al 2% del budget a disposizione. Per "ricoveri e interventi" di varia natura, la Camera ha cacciato dalle proprie tasche (e quindi, da quelle dei contribuenti) ben 3 milioni e 173 mila euro.
E se per gli italiani i ticket aumentano, ai parlamentari e ai loro familiari vengono quasi totalmente rimborsati: la cifra pagata per questa voce di spesa è 153.000 euro. Invece, l'esborso per gli accertamenti di vario tipo è di circa 500.000 euro. I deputati non si sono fatti mancare neanche le cure termali. A disposizione per i trattamenti di questo genere sono stati messi nel 2010 più di 204.000 euro e il plafond annuale di cui poteva usufruire ciascun onorevole (familiari compresi) è stato di 1.240 euro.
Restando in tema di benessere, una delle voci più onnicomprensive è probabilmente quella della "fisioterapia", che include trattamenti antistress, talassoterapia e servizi che sarebbe più facile trovare in una moderna spa che in un ospedale. Per questo tipo di "cure", nel 2010 sono stati impiegati circa un milione di euro, il 10% dell'intero budget, (con un plafond per ogni onorevole, famiglia compresa, di 1.860 euro all'anno). Un ultimo esempio: per intervenire sulle vene varicose, presumibilmente delle deputate e delle mogli degli onorevoli, l'esborso è stato di 28.000 euro (con un fondo per ciascun parlamentare pari a 775 euro l'anno).
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